Durante la prima settimana di agosto si è svolto il Campo Biblico, nell’ormai consueta modalità “doppia”: in presenza presso la Casa Alpina a Cimolais e on line. Due modi diversi per far entrare la Parola nella propria quotidianità, che però di anno in anno vivono sempre più intensamente questo cammino, condividendo momenti comuni: come la prima serata di campo, quando la casa alpina si è collegata con il campo on line per pregare insieme, ricambiata la domenica mattina, quando i “campisti digitali” hanno raggiunto Cimolais per celebrare insieme la Santa Messa e concludere con il pranzo di fine campo.
Le parole migliori per descrivere la ricchezza di questa esperienza le troviamo in queste testimonianze di chi ha partecipato ai due campi:
«La condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore» (Os 2, 16).
Il Campo Biblico come esperienza speciale di legami di bontà e vincoli d’amore
Anche quest’anno il Campo Biblico ha saputo fare centro nei cuori di tutti coloro che hanno avuto la possibilità di viverlo, in presenza o a distanza, dimostrandosi come sempre capace di relazioni e momenti speciali da condividere con un gruppo che in pochi giorni diventa “famiglia”.
Un’esperienza, soprattutto quella in presenza, che attraverso le sue particolari modalità coinvolge nel profondo persone di diversa età, provenienza e motivazioni e le unisce in una comunità che vive con “un cuore solo e un’anima sola”, condividendo con “letizia e semplicità di cuore” pensieri, gioie, fragilità, dubbi…ma anche amicizia, cibo e momenti di grande divertimento!
Il libro di Osea, oggetto di studio e di preghiera del Biblico 2022, ha saputo incuriosire e meravigliare tutti sin dai primi versetti, dimostrandosi da subito un testo immensamente ricco di provocazioni e, allo stesso tempo, di parole d’amore profondamente commoventi. Lo studio e la meditazione di questa Parola ha richiesto sicuramente molto impegno personale, sia per la splendida complessità letteraria che lo caratterizza, sia per le urgenti tematiche che il profeta riporta al popolo di Israele, ma che abbiamo riscoperto profondamente attuali e impellenti anche nel nostro contesto storico, interrogandoci sulle relazioni d’amore che ognuno di noi vive quotidianamente nella coppia, nella genitorialità-figliolanza, nel rapporto con Dio e con la fede. Tra le parole spesso molto dure che Dio usa, attraverso il profeta, per richiamare l’attenzione del suo popolo amato, abbiamo scoperto altrettante parole ricche di un amore unico e immenso che hanno elevato il cuore e lo hanno avvolto di affetto e di speranza, preparandolo a “tornare” a casa (come chiede Dio più volte all’interno del testo) con una fede rinnovata e viva, capace di rivolgere in alto il suo sguardo senza dimenticarsi della sua fedeltà al Signore.
Le parole che Dio ci ha rivolto in quei giorni attraverso il testo di Osea si sono trasformate facilmente in preghiera e hanno assunto particolare concretezza anche grazie ai numerosi spunti di riflessione offerti dai nostri due speciali sacerdoti biblisti, don Federico e don Stefano, che ci hanno guidati all’interno di questo percorso, e dai doni che i nostri bambini, accompagnati da Filippo e Marta, hanno condiviso giorno per giorno con noi adulti indagando proprio il tema dell’amore nelle sue varie forme quotidiane con il quale si presenta (in famiglia, nelle amicizie, nei momenti di litigio e di pace, verso la natura…). Un’esperienza unica di legami di bontà e vincoli d’amore condivisa insieme, che ha lasciato un segno speciale nei cuori di tutti e che continuerà a far risuonare le sue parole d’amore ancora per molto tempo.
Lisa Nespolo
Il Campo biblico on line, un’esperienza sorprendentemente coinvolgente
Da tre anni frequento il Campo biblico on line proposto dalla nostra Diocesi, un esperimento nato inizialmente per sopperire alle restrizioni Covid e proseguito anche in fase post emergenziale con l’intento di raggiungere anche chi non avesse la possibilità di frequentare fisicamente il Campo di Cimolais ma desiderasse essere accompagnato in un percorso di avvicinamento alla Parola di Dio.
Quest’anno l’equipe diocesana del biblico in collaborazione con l’Azione Cattolica ha proposto un approfondimento al libro del profeta Osea. Nell’arco di tre mattine consecutive, il collegamento di circa tre ore comprendeva: le lodi, la meditazione sul brano scelto, il contributo di testimoni e una fase finale di Collatio, su ciò che la Parola aveva suscitato in ognuno dei partecipanti.
La meditazione era proposta dal nostro sacerdote diocesano don Stefano Vuaran che con linguaggio semplice ci ha introdotti alla comprensione del contesto storico e culturale del brano scelto, oltre che della sua struttura letteraria. La ricerca di un’essenzialità sia nel linguaggio che nella scelta dei temi oggetto di interesse, ci hanno accompagnati in quel processo a me tanto caro di avvicinamento della Parola alla vita vissuta. Un ulteriore contributo in questo senso lo hanno dato i testimoni, a cui è stato chiesto di condividere le loro esperienze di vita, laici che per loro scelte professionali o familiari hanno potuto constatare la presenza di Dio nella propria storia personale.
Concludo invitando chiunque voglia partecipare, sia singoli che gruppi, a quella che per me è stata un’esperienza sorprendentemente coinvolgente, mai avrei pensato che un collegamento on line permettesse un tale livello di coinvolgimento dei partecipanti e in un tempo così ristretto: miracoli della tecnologia...è proprio il caso di dire! Posso dire che ciò che mi piace di più di questa esperienza è proprio l’essenzialità che la connota, il fatto che l’attenzione venga catturata dai volti e dalla voce dei partecipanti senza possibilità di distrazioni, volti e voci che restano piacevolmente impressi nel cuore e che continuano ad accompagnarci ancora per un tratto di strada. Grazie ancora a tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita di questa bella avventura e arrivederci al prossimo anno.
Francesca Minato