Abitiamo davvero una società liquida? Se pensiamo a come agiamo, a come entriamo in connessione con gli altri in modalità virtuale, si.
Ma se pensiamo agli algoritmi che setacciano i nostri byte?
Siamo disposti ad accettare che l’essere umano sia riducibile ai dati che lo profilano?
Siamo fatti DI relazioni e PER le relazioni, ogni uomo produce parole e ascolta parole ma questo rapporto non è sempre simmetrico e i governi autoritari sembrano trovare nei controlli informatici nuovi strumenti di oppressione. Occorre quindi essere informati, competenti, propositivi. Ogni luogo educativo diviene importante, e anche la famiglia svolge un’azione “politica”.
Come progettare quindi la formazione, come curare le capacità di concentrazione e giudizio critico?
Abbiamo bisogno di un umanesimo digitale che ci aiuti a rimanere connessi in un modo che paradossalmente conserva e ricorda tutto e nello stesso momento dimentica ogni frase ogni argomento per passare al prossimo. Abbiamo bisogno che alla connessione corrisponda una relazione.
Questo libro apre uno sguardo sul presente e sui futuri – al plurale – della nostra vita sociale e personale.
Perché leggere questo libro
Per stare nella rete senza cadere nella rete
La segreteria consiglia
Vivere senza leggere è pericoloso, ci si deve accontentare della vita, e questo comporta notevoli rischi. (Michel Houellebecq)
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