Sblocchiamo un ricordo!
Se sei un adultissimo dell’Azione Cattolica, non può che aprirsi un sorriso alla proposta AVE che ti faccio oggi. Se sei adulto come la sottoscritta, torneranno alla mente i racconti dei genitori “aspiranti” in AC. Se invece rientri nella categoria giovani, giovanissimi o perfino ACR, questa è l’occasione che non puoi perdere.
Sto parlando de “Il Vittorioso”, periodico a fumetti promosso dalla Gioventù Italiana di Azione Cattolica (GIAC), nato nel 1937 e di assoluto rilievo nel panorama della stampa per ragazzi.
Il Vittorioso non fu un semplice fumetto, attraverso le sue pagine venne proposta un’intensa azione formativa e culturale, realizzando un vero e proprio progetto educativo. Un successo enorme, fenomeno editoriale legato ai nomi dei migliori disegnatori dell'epoca: tra tutti, Benito Jacovitti, matita storica per eccellenza del «Vitt».
Per la distribuzione venne utilizzato il canale "alternativo" delle parrocchie, con vendita "militante" e propaganda degli abbonamenti effettuate negli oratori; la vendita effettuata sui banconi della "buona stampa" perennemente allestiti all'interno delle chiese.
La storia del Vittorioso continua per trent'anni, fino alla fine dl 1966, quando cambia nome e diventa una rivista, VITT, che dura altri quattro anni, fino all'ottobre 1970.
Nel 1994 il quotidiano cattolico Avvenire ristampa 63 numeri dell'immediato dopoguerra.
Il volume che oggi vi propongo comprende un approfondito saggio sulla vicenda del settimanale, la ripubblicazione integrale di otto storie a fumetti fra le più belle apparse negli oltre trent'anni di vita della testata e la riproduzione di una trentina di copertine.
Perché leggere questo libro
Il testo è stato riconosciuto di rilevante interesse culturale e realizzato con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività culturali.
La segreteria consiglia
Qualsiasi età tu abbia fatti un regale Vittorioso