Ha avuto luogo da lunedì 1 a domenica 7 agosto nella bella cornice di Casa Menegon a Tramonti di Sopra, il campo scuola per i ragazzi dai 12 ai 14 anni dei gruppi di Azione Cattolica delle parrocchie di Barco-Pravisdomini, Chions, Fossalta, San Martino al Tagliamento e Spilimbergo (ben 37 in totale), con le loro educatrici ed educatori e don Massimo Carlo in qualità di assistente.

Il tema della settimana è stato quello delle relazioni, molto importante visto il contesto in cui i ragazzi (e anche gli educatori) crescono. Un’epoca digitale nella quale internet e i social network ci permettono di comunicare in tempo reale con chiunque, ma spesso sono uno schermo alle relazioni personali. Simbolo del campo era una rete, testimonianza proprio delle relazioni: attraverso diversi obiettivi ogni giorno i ragazzi dovevano riparare i buchi della rete.
Si è cercato da un lato di accrescere la consapevolezza delle relazioni che vengono intessute e la responsabilità di queste (relazioni con i fratelli) e dall’altro anche “lavorare” sul rapporto personale con Dio e la capacità di essere testimoni della propria fede in ogni ambiente di vita.
Una delle attività più forti è avvenuta il giorno delle confessioni durante il quale hanno partecipato anche don Galiano Lenardon e don Luca Buzziol: in questo caso i ragazzi avevano uno spago e per ogni momento importante della propria vita dovevano fare un nodo, condividendo la loro esperienza con il resto del gruppo. Quindi coloravano il nodo, scegliendo uno dei tre colori che rappresentava “quanto avevano sentito la presenza di Dio in questi momenti”. È stata un’esperienza intensa: i ragazzi si sono messi in gioco, scoprendo sé stessi per la prima volta, data la loro giovane età.
Particolare, infine, è stata anche la giornata dedicata alle opere di misericordia. Tra le varie provocazioni proposte ha suscitato molto coinvolgimento quella legata allo squilibrio alimentare nel mondo. I ragazzi sono stati divisi in proporzione alla popolazione del pianeta e alimentati con le stesse proporzioni con il quale il cibo è stato distribuito: notevole lo squilibrio, nella quale pochi di loro, in rappresentanza dei popoli più ricchi, avevano tanto cibo da doverlo gettare via, mentre la stragrande maggioranza di loro era costretto a suddividere il poco che aveva, dovendo quindi andare a raccattare ciò che i più sazi avevano buttato nella (finta) spazzatura.

Miriam Bottos

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