Cosa unisce un cavaliere, una camminata nella natura, un mercato e una ragazza terremotata dall’Umbria? La risposta è San Francesco, il tema del campo 9/11 svoltosi a Cimolais dal 24 al 30 luglio.
Si sono radunati il lunedì mattina 34 ragazzi da 5 parrocchie: Maron, Chions, Spilimbergo, Corva e Tamai seguiti dai loro educatori. I ragazzi hanno detto ciao alle loro famiglie e si sono tuffati in una settimana densa di attività; le giornate si sono succedute fra giochi, momenti di preghiera e momenti piacevoli trascorsi in compagnia.
Un cavaliere che aveva perso la memoria, si è presentato il primo giorno e i ragazzi, per aiutarlo a capire chi fosse veramente, hanno raccolto dei punti-memoria durante le attività: solo all’ultima sera i ragazzi hanno capito che questo cavaliere era in realtà San Francesco.
Nella lettera conclusiva che San Francesco ha lasciato ai ragazzi, ha fatto notare loro che durante la settimana si sono fatti conoscere, hanno conosciuto gli altri e si sono resi disponibili ad accoglierli.
Che si sono stupiti nel vedere quante cose belle li circondano e che hanno affrontato senza paura i loro pregi e difetti che li caratterizzano; che hanno utilizzato in maniera consapevole lo strumento del dialogo, comprendendo che la perfetta letizia è avere un animo buono e usare il cuore per amare e perdonare le offese ricevute e che con responsabilità hanno scelto un impegno da portare avanti nella loro vita.
Infine hanno scoperto la bellezza della missionarietà e dello stare insieme.
Quello che hanno portato a casa i ragazzi è la voglia di puntare sempre alla santità per essere felici, non nelle cose straordinarie, ma in quelle ordinarie.