Durante la terza settimana di luglio, la Casa Alpina di Cimolais ha ospitato un campo 6/11 composto da ben 53 bambini delle parrocchie di Chions, Corva, Maron e Summaga, accompagnati dai rispettivi educatori e da don Davide Ciprian. O almeno, questo è quello che riportano i registri dei visitatori.

In realtà gli ospiti sono stati davvero tantissimi, dai comportamenti più bizzarri e disparati! Lo sanno bene i direttori Michele e Tamara, che al loro arrivo hanno dovuto accogliere un gruppo di beduini, capitati per caso da quelle parti. Questi nomadi hanno rivelato ai ragazzi le indicazioni per raggiungere la grotta delle meraviglie, che secondo la leggenda contiene un mare di tesori, lampade magiche, pietre preziose e un forziere contenente ben 53 diamanti allo stato grezzo. Coincidenze? Io non credo.

Inizia così il viaggio dei nostri ragazzi: mentre la mattina rivivevano le avventure di Aladdin, durante la giornata partecipavano alle attività accompagnati da personaggi d’eccezione, dai quali hanno potuto imparare davvero molto. Hanno conosciuto così la vedova, simbolo della gratuità e del donarsi senza riserva, e i sacerdoti di Baal, che hanno insegnato loro l’importanza del discernimento. Durante la camminata hanno provato in prima persona il senso di smarrimento e la rassicurante presenza della brezza leggera. Infine, l’incontro con il re Acab ha rivelato a tutti la bellezza della conversione, mentre il secondo incontro con Elia, che ha donato loro un pezzo del proprio mantello, ha suggellato l’impegno dei ragazzi di raccontare a tutti quanto vissuto durante la settimana, diventando loro stessi testimoni e messaggeri dell’amicizia con Dio.

Grazie a questi personaggi e all’immensa pazienza di don Davide, i momenti di celebrazione hanno assunto un carattere più vivo e concreto, rendendo partecipi i ragazzi stessi. Infatti, durante ogni celebrazione il personaggio della giornata lasciava loro un oggetto, segno dell’atteggiamento imparato quel giorno, che andava a far parte del forziere che ogni bambino personalizzava e teneva con cura.

Dopo una settimana di incontri e di ricerche della fantomatica lampada magica, abbiamo però scoperto che non era importante la meta e l’oggetto che volevamo raggiungere, ma che noi stessi eravamo una pietra preziosa, un diamante allo stato grezzo! E così, al posto di esprimere tre desideri, abbiamo formulato tre propositi (pratici, concreti e verificabili) da mettere in pratica una volta concluso il nostro viaggio.

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