Per cominciare a raccontare il primo campo giovanissimi di quest’anno, tenutosi dal 20 al 25 luglio a Tramonti di Sotto, cominciamo a raccontare dei suoi protagonisti: i ragazzi di Annone Veneto, Barco/Pravisdomini e Prata di Pordenone, accompagnati rispettivamente da Daniele (Scarpa volante), Miriam (Mamma oca, alias la nostra inossidabile capo campo), Julian (zio Reginaldo), accompagnati dagli altri educatori che non sono potuti venire su al campo (Luisa, Gloria, Giacomo, Lucia) e dal nostro preziosissimo assistente don Fabio Magro (Corvo gracchiante).

Perno di questa esperienza estiva è stata la LIBERTÀ. Mai come in questo momento, con restrizioni e regole, dettate dall’emergenza sanitaria, i nostri giovanissimi hanno visto restringere le loro vite e libertà; il cammino del campo è stata occasione sia per parlarne e affrontare l’argomento, ma anche il momento di ritrovare normalità e spensieratezza con i propri coetanei, nei momenti più belli e forti quali sono i campi scuola, all’interno del cammino di AC.

Si è partiti dal loro concetto di libertà e, di contro, dalle schiavitù o limiti che essi vivono o si sentono gravare (tra tutte il giudizio e lo sguardo degli altri). Continuando il percorso, o meglio la salita, i ragazzi si sono sobbarcati il peso delle loro scelte e della loro coerenza, portando carichi e impedimenti durante la camminata a simbolo delle responsabilità e fatiche che costa l’essere liberi e indipendenti. È stata la volta delle regole: impedimento o guida? Con delle costruzioni, i giovanissimi si sono impegnati a costruire, prima senza schemi e poi con le istruzioni, strutture e veicoli, sperimentando la bellezza di creare in libertà ma con fatica e non sempre raggiungendo il miglior risultato possibile. Regole come “tutorial”, esperienza di chi ci ha preceduti, diventano punti fermi da cui partire e che si possono arricchire. Proseguendo con le giornate, ci siamo soffermati sull’opportunismo e la libertà di cambiare: che sia durante un orienteering, quando si cambia compagni perché vanno troppo lenti, che sia nella vita, quando si sceglie la via più facile e che esclude o inganna gli altri. Ultimo step sulla libertà è quello sull’amore e i legami che si creano (e non solo quelli figurati...).

I ragazzi hanno speso la mattinata legati tra di loro in diversi giochi e prove, capendo quanto l’essere collegati e allacciati agli altri sia una risorsa ma anche un limite alle proprie scelte (anche solo quella della direzione da prendere). È continuata l’esperienza sull’amore con alcune preziose testimonianze di coppia e vocazione (e ringraziamo Cristian della comunità di Frattina, Alessandra e Alfio e Marta e Marco) e si è conclusa con una bellissima veglia e adorazione davanti al Santissimo, segno dell’amore e della libertà più grande che ci è stata donata.
Come sottofondo al campo, l’ambientazione scelta è stata quella del film “Ready Player One” di S. Spielberg, e come filo conduttore dei momenti di preghiera e spiritualità c’è stata la narrazione dell’Esodo, il racconto biblico che segna il passaggio (non facile) del popolo ebraico dalla schiavitù alla libertà.

L’esperienza di questo piccolo gruppo di ragazzi, 22 in totale, e di questa mini equipe di 3 educatori e un assistente, è stata ricca, emozionante, forte e sincera e vissuta con un’intensità e coinvolgimento ancora più forti rispetto agli anni scorsi, per il lungo tempo in cui siamo stati lontani ma anche per l’entusiasmo e fiducia che i giovanissimi hanno dimostrato e portato al campo.

Vi lasciamo con alcune loro frasi e riflessioni sulla libertà, frutto dell’attività dei primi giorni, come segno e testimonianza della loro storia.

La libertà è la possibilità di essere felici, riuscendo a essere noi stessi e collaborando in serenità con tutti.
La libertà non è un concetto scritto o una frase ad effetto, ma un sentimento innato nell’uomo, e che viene sentito in maniera personale e unica.
La libertà, secondo noi, è la possibilità di esprimersi senza doversi censurare e preoccuparsi del giudizio degli altri. Per essere liberi devono esserci le stesse opportunità: scegliere ciò che si vuole fare senza essere condizionati dalla società.
Libertà è anche sfogo: è un modo per evadere e avere i propri spazi, senza nessuno che ti impone cosa fare.
Il nostro concetto di libertà è quando i nostri pensieri non ci limitano in quello che facciamo.
La libertà è qualcosa di essenziale in ogni individuo poiché possa esprimersi come vuole, ma questa deve essere utilizzata in modo più corretto e non bisogna abusarne.
Non si può essere liberi, ci si può solo sentire liberi. L’importante è che questo sentimento non limiti gli altri, questa sensazione non deve essere utilizzata come giustificazione per azioni a discapito degli altri.
La libertà è essere sé stessi, vivere la vita felice e spensierata senza dare importanza ai giudizi altrui, avendo la possibilità di rischiare e superare i propri limiti.
La libertà è distaccarsi dalle cose che ti fanno sentire chiuso/oppresso, che ti bloccano il modo di pensare e l’originalità della propria personalità.
La libertà è essere consapevoli di quello che si sta facendo della propria vita ed esserne felici.

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