Com'è la Spiritualità all'interno del gruppo educatori? Questa la domanda su cui si sono soffermati i responsabili parrocchiali dell'ACR sabato 12 marzo, al 2° incontro diocesano a loro dedicato.
L'incontro, che ha visto una buona partecipazione da parte dei responsabili, ha esordito con un simpatico test, in stile "CIOÈ ", sul percorso di spiritualità nel gruppo educatori.
Un ulteriore spunto e provocazione l'ha fornito don Luca Buzziol, il nostro assistente diocesano: Che cosa vuol dire Spiritualità?
Riportando brevemente il contenuto della lettera, che trovate in allegato, possiamo dire che la Spiritualità è "quello sguardo curioso che si lascia provocare dalla bellezza", è quella capacità di vedere nelle esperienze che facciamo ogni giorno l'insegnamento, il cammino, il progetto che l'Infinito sta disegnando su di noi.
Come coltivare la nostra Spiritualità, anche alla luce dell'importante ruolo di educatori che siamo chiamati a ricoprire? L'esperienza di gruppo (con i ragazzi ma anche con i nostri co-educatori) e il bagaglio associativo che abbiamo sono occasioni e strumenti per alimentare la nostra spiritualità, se la sappiamo far filtrare dall'ascolto della Parola, dalla Preghiera e dall'esperienza di Chiesa che viviamo nei Sacramenti.
Per provare a dare concretezza a quest’argomento ci siamo cimentati in una riflessione personale su un brano evangelico, la parabola del fico sterile, aiutati da dei commenti autorevoli e da delle domande (anche questi li trovate in allegato all'articolo). Un momento di condivisione sul tema, oltre che alla difficoltà di vivere come educatori e giovani la spiritualità, ha dato modo di confrontarsi e di condividere i diversi "sguardi" sul tema.
Concludendo con l'augurio di coltivare la Spiritualità personale e del proprio gruppo educatori, grazie all'incontro proposto e al libricino dato in dono a termine dei lavori, vogliamo ringraziare i responsabili parrocchiali dell'ACR per essersi messi in gioco e per il servizio che compiono nella loro realtà.