Sono passate tre settimane dall’incontro educatori ACR online, in cui abbiamo parlato con Cinzia, Francesca, Sara e Silvia del perché e del come continuare a offrire il nostro servizio educativo anche in questo periodo, ma il ricordo è evidentemente ancora vivo. Leggete Eleonora come narra le sue sensazioni ed emozioni!
Avete presente quel gioco della settimana enigmistica che si chiama “La pista cifrata”? All’interno di un riquadro ci sono tanti piccoli puntini neri disposti secondo una logica, apparentemente, sconosciuta e incomprensibile; sono lì, immobili, che si guardano attorno vedendo il caos: sono isolati, distanti, confusi e non riescono a comunicare tra loro.
Ma è proprio questo il bello del gioco! È necessario l’intervento di una Mano premurosa che abbia la pazienza di tracciare un delicato segno di unione tra i puntini. Solo così, solo attraverso la costruzione di un ponte, quei puntini sentono di essere parte di un disegno più grande, sentono di essere il puntino essenziale per la riuscita del gioco. Solo così lo smarrimento iniziale acquista senso. Quello spazio vuoto che inizialmente li rendeva disorientati è stato fondamentale per il movimento della Mano: il contorno della figura, adesso, è armonioso.
Attorno ai puntini, però, rimane ancora dello spazio bianco perché possano continuamente sentire quell’energia che li attrae agli altri: “tutto vibra in questo universo, in cerca di qualcosa che sempre manca, che non è un vuoto negativo, ma la spinta a una ricerca, a un compimento da raggiungere”. Questo gioco, alla fine, ci insegna una cosa molto importante: i puntini sono chiamati a fidarsi della sede in cui sono stati collocati e ad alzare lo sguardo per riconoscere che il disegno era già impercettibilmente visibile anche se i loro occhi non erano in grado di coglierlo. Si tratta quindi di fidarsi per lasciarsi guidare e unire da chi non ha mai dubitato del riquadro, consapevole della presenza dei puntini e del loro desiderio di entrare in relazione al fine di creare un’immagine più grande e più bella.
Questo siamo noi: tanti puntini separati ma invisibilmente uniti da una Mano più grande.
Domenica 8 novembre la Mano è stata presenza viva toccando ogni puntino, da una parte all’altra della diocesi. Si è generata una meravigliosa tela ricca di colori e pulsante di vita.
Abbiamo intervistato alcuni di questi puntini sparsi per la tela e, giocando con le lettere che formano il nome del nostro assistente ACR (il Cipri appunto, nonché don Davide Ciprian), abbiamo chiesto loro di raccontare l’incontro dell’8 novembre. Ecco quanto ci hanno raccontato!
Come Imparare Per Restare Insieme
Comprendere Importanza Per Rimanere Insieme
Come Interagire Per Ragazzi Isolati
Che Incontro Proprio Ricco In-spunti-forniti
Catholic-action Is Possible, Relations Incredible
Che Infinite Proposte Racchiuse Insieme
Carino Incontro Per Ragazzi Impegnati (nel servizio con gioia)
Covid, Io Posso Rovinarti Immediatamente
Creare Incontro Presenza Responsabilmente Insieme
Coden Is Painting Red-hot Ice-cream
Com’è Irresistibile Positivizzarsi Riscoprendosi Importanti
Così Insieme Programmeremo Ripensati Incontri
Ci Insegnavano Proposte Ricreative Intelligenti
Contatto-visivo Interessante Partecipativo Ricco Incredibile
Confronto Interessante Per Restare Insieme
Credibile Interessante Poter Riuscire Insieme
Comprendere Insegnamenti Per Rispettare Infezione
Con I-ragazzi Preparazione Resta Indispensabile
Crediamoci, In Presenza-o-da Remoto-restiamo Impassibili.
Eleonora Vicenzotti