Sabato 27 agosto, come già da qualche anno, siamo riusciti ad organizzare una giornata di formazione per animatori di gruppi adulti, aprendo questa occasione in primis a tutte le persone interessate della nostra diocesi ma anche a quelle delle diocesi vicine, quest’anno hanno accolto la proposta gli amici di Udine e Vittorio Veneto.
Una trentina di adulti si sono riuniti a Fiume Veneto per sperimentare in prima persona la formazione come adulti, utilizzando il testo nazionale che quest’anno titola “Sottosopra”
La mattinata è stata incentrata soprattutto nella conoscenza e utilizzo del testo, al pomeriggio invece ci siamo dedicati di più all’utilizzo della musica, con l’idea non tanto di spiegare cosa fare con gli adulti, quanto piuttosto di vivere prima noi ciò che poi andremmo a proporre nei nostri gruppi.
All’arrivo abbiamo come sempre organizzato “un punto ristoro” che aiuta sempre ad accogliere, incontrare, farci sentire tutti a casa, poi abbiamo dedicato del tempo per le presentazioni: “Se fossi uno strumento musicale, cosa sarei?” da qui sono partite le prime condivisioni che ci hanno aiutati a raccontare qualcosa di noi.
Il momento di preghiera ha avuto un suo angolino particolare, piccolo ma curato, che metteva insieme la bibbia e la vita di tutti i giorni, rappresentata da alcuni quotidiani, consapevoli la Parola si incarna e diventa preghiera solo se lasciamo che illumini e riscaldi le nostre vite.
Al brano delle beatitudini è seguito l’ascolto di un testo di Erri De Luca, tratto dal libro La faccia delle nuvole (contributo scaricabile). La calda voce di Anna, insieme ad un sottofondo musicale adatto, ci hanno aiutato a penetrare con una rilettura laica il racconto di Luca.
Introdotti dalla preghiera sull’icona dell’anno abbiamo accolto la presentazione del testo dell’anno, offertaci da Silvia, e quindi abbiamo lavorato divisi in 5 laboratori per iniziare da subito a leggere le unità proposte. Ciascuno doveva cercare di sintetizzare le proposte fatte sulla sezione LA VITA SI RACCONTA e LA VITA CAMBIA, cercare di immaginare come tararle per i propri gruppi, infine doveva soffermarsi sulla sezione RIFLESSI DI CULTURA, ascoltare la canzone proposta e immaginare come utilizzarla concretamente nel proprio gruppo adulti. Lavoro impossibile? Ma no... alle 12 ci siamo ritrovati in assemblea e ogni gruppo ha prodotto la sua sintesi, che vi abbiamo allegato alla fine. Naturalmente pranzo condiviso per ricaricare le batterie e poi la sezione pomeridiana.
Nuovi arrivi e quindi nuova presentazione: “Quale canzone vorresti ti venisse dedicata o quale canzone vorresti dedicare, magari ai tuoi adulti?” domanda troppo personale? direi di no, visto che con semplicità tutti ci siamo raccontati, condividendo qualcosa di nostro...
Il momento di preghiera del pomeriggio ha voluto incorniciare tutte le attività: siamo partiti dall’ascolto di un salmo molto bello, musicato da Napolitano “Benedici Signore anima mia”, e poi abbiamo condiviso e offerto le immagini che musica e testo ci hanno regalato. Durante le attività del pomeriggio, Barbara ha cercato in internet alcune foto che riprendessero quanto condiviso e al termine dell’incontro ha riproposto il salmo cantato, facendo scorrere testo ed immagini, così tutti potevano cantare, gustare musica e ritrovare qualcosa di se nella presentazione in power point.
Le attività: siamo ripartiti dalla condivisione delle modalità di utilizzo delle 5 canzoni proposte nel testo adulti, così come elaborate nei laboratori del mattino, ne abbiamo scelta una in particolare, il gioco delle 7 parole e l’abbiamo vissuta: alcuni l’hanno proposta e hanno fatto da animatori del gruppo, alcuni osservavano e tutti gli altri si divertivano a sperimentarla.
Abbiamo poi potuto solo iniziare una attività che meriterebbe molto tempo e che nei gruppi può diventare molto proficua: le canzoni della vita. Già prima dell’incontro avevamo chiesto a ciascuno di pensare ad alcune canzoni-musiche-colonne sonore... per lui significative, che raccontassero o fossero legate a qualcosa di importante, di bello, brutto, difficile, qualche passaggio significativo, qualcosa che esprimesse emozioni, sentimenti, legate a un incontro, una perdita, un viaggio, .... L’attività è consistita prima nel condividere i titoli di queste canzoni, poi, per questioni di tempo, ci siamo divisi in gruppetti e abbiamo raccontato qualcosa delle motivazioni della nostra scelta, qualcosa sul significato, sul valore di quella particolare canzone per noi. La musica ha la capacità di esprimere, raccontare molto oltre i contenuti espressi a parole, aiuta a fare sintesi, ad evocare, a raccontare, ad esprimere emozioni. Il suggerimento finale è stato dunque quello di ritagliarsi nei gruppi uno spazio adeguato per fare un lavoro personale prima, condividere titoli e scelte poi, raccontando qualcosa di se.... Ma con la musica naturalmente, non ci si può limitare a parlare, in base alle canzoni scelte, possiamo individuarne alcune su cui soffermarsi sul testo ma anche qualcuna da cantare insieme, se possibile anche da suonare, valorizzando le abilità personali, altre magari solo da ascoltare, la musica va soprattutto vissuta...
Insieme all’angolo dei libri associativi e non, abbiamo concluso con la proposta di una mini bibliografia utile per l’utilizzo di musica e canzoni nei gruppi adulti, a partire da un testo di Betty Lazzarotto, Farsi sentire, la musica nei progetti socio educativi, che avevamo invitato come special guest per le attività della giornata ma che purtroppo, a causa di un problema familiare non è potuta venire.
Grazie a tutti per la giornata condivisa, a quelli che l’hanno pensata, è stata frutto del lavoro di una bella equipe, e naturalmente a tutti i partecipanti che si sono messi in gioco fin da subito per realizzarla.
