LA FORTEZZA formato adulti e terza età

Giovedì 21 marzo alla Madonna Pellegrina sì è svolto il penultimo incontro adultissimi di Azione Cattolica. Oltre una trentina di persone si sono ritrovate a confrontarsi, a meditare e pregare insieme, a partire da una delle virtù cardinali che segnano il passo del percorso adulti di AC: la Fortezza.

Clorinda Del Bianco, una delle coordinatrici del percorso annuale diocesano della terza età, ha iniziato l’incontro stimolando i presenti a condividere i frutti degli Esercizi Spirituali, che diverse tra le persone presenti hanno vissuto un paio di settimane prima all’Oasi di santa Chiara a Conegliano.

Ciascuno è stato poi invitato ad interrogare la propria vita e a condividere cos’è la fortezza e quale esperienza viene fatta nella vita di tutti i giorni. Una tra le tante risposte emerse: fortezza come capacità di starci anche quando le cose cambiano, quando il percorso intrapreso prende una direzione imprevista, difficile, magari segnata dalla malattia.

A queste è seguito il video dell’angelus che papa Francesco ha fatto il 18 agosto, egli ha parlato della vera forza del cristiano che è la forza della verità e dell’amore, essa comporta la rinuncia ad ogni violenza. La fede va sempre insieme alla fortezza ma la forza del cristiano è la forza della mitezza…

È stato ascoltato poi il vangelo secondo Matteo (13,24-30) dove Gesù ci invita a non raccogliere la “zizzania” perché con essa non si sradichi anche il “grano”.

A sviluppare il tema e a mettere insieme questi stimoli così ricchi è stato poi don Fermo Querin. Egli ha iniziato inquadrando la fortezza all’interno delle virtù cardinali, virtù ovvero un abitus, una capacità permanente, un fare il bene anche quando è difficile, farlo senza grosse difficoltà perché ci si è addestrati nel tempo e in questo la terza età ha tanto da insegnare, le donne in particolare diceva don Fermo.. perché abituate a ripetere ogni giorno gli stessi gesti: preparare il cibo, lavare i piatti, curare la casa.. gesti si ripetitivi ma che insegnano e parlano di dedizione, di quotidianità e di amore.

Fortezza come insieme di quegli atti di forza che siamo chiamati a esercitare non sugli altri ma su noi stessi: tener duro nelle difficoltà, perseverare nella bontà con pazienza e mitezza. Ma quali possono essere le sfide attuali per gli adulti e per chi è adulto già da molti anni? Don Fermo ha proposto alcune piste: essere forti nella parola data, nel perdono, nel restare fedeli alle proprie convinzioni; siamo chiamati a tener duro nelle cose veramente fondamentali: nella domenica da vivere come giornata del Signore, nello spazio da riservare alla preghiera quotidiana, nella accoglienza che oggi più che mai ci chiede di continuare a spartire quello che abbiamo sopra il nostro piatto con chi non ha neanche un piatto dove mangiare.

Accogliere queste sfide confidando solo sulle nostre forze è una battaglia già persa in partenza, solo affidandoci e invocando l’aiuto dello Spirito Santo possiamo passare dal ”fare quello che posso” al “fare quello che devo”.

Un po’ di pausa, tempo per quattro chiacchere e per interiorizzare quanto ricevuto e poi il tempo per una via crucis nella quale mettere al centro chi si è fatto dono fino a dare la propria vita per ciascuno di noi. Grazie a tutta la terza età presente, a chi ha gestito l’incontro e lo ha reso speciale non solo per gli adultissimi ma anche per chi, un po’ più giovane è stato presente.

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