Domenica 27 gennaio, l'Azione Cattolica diocesana ha concluso il mese dedicato alla Pace con un importante contributo della prof. Giuliana Martirani sulla testimonianza di don Tonino Bello, che lei stessa ha conosciuto e con il quale ha avuto occasione di lavorare sui temi e sulla diffusione della cultura della pace.
L'incontro pubblico è stato organizzato dall'Azione Cattolica in collaborazione con le ACLI provinciali di Pordenone, la CARITAS e la Consulta delle aggregazioni laicali, con il patrocinio della Provincia di Pordenone che ha messo a disposizione la Sala Consiliare dell'Ente.
Numerose le sollecitazioni della relatrice, docente universitaria di Geografia politica ed economica e di Politica dell'ambiente, che ha approfondito la straordinaria attualità del pensiero e dell'azione di don Tonino Bello, sottolineata anche dall'intervento del nostro Vescovo.
Il nuovo modello di sviluppo auspicato da don Tonino, a vent'anni dalla morte, è il medesimo che viene auspicato sempre più frequentemente anche in ambito laicale, dove ad esempio un indicatore come il PIL non è più considerato l'esclusivo termometro del benessere di una nazione o di un popolo, perchè non tiene in conto una scala di valori fondamentale che in sintesi è quella che determina il bene comune.
Da più parti si riconosce ormai che oggi è urgente ripensare un nuovo modello di sviluppo e quindi avere uno sguardo diverso e nuovo sull'economia. Uno sviluppo integrale, solidale e sostenibile e il bene comune esigono una scala corretta di beni-valori, che il cristiano deve strutturare avendo Dio come riferimento ultimo. Il modello auspicato e vissuto da don Tonino è quello dello sviluppo Meridiano, quello dei secondi della storia: la relatrice ha insistito molto su questo concetto, ribadendo che solo se usciamo dalla logica della superiorità sugli altri possiamo cominciare a realizzare un autentico ben-essere per tutti.
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