Domenica 26 gennaio 2020 a San Vito al Tagliamento, con inizio alle ore 9:00 con la Santa Messa e poi con inizio alle ore 10.30 presso l’Auditorium parrocchiale, si terrà il convegno per la Pace del Settore Adulti di AC.

Il convegno è aperto a tutti e sarà in contemporanea con la Festa della Pace dell'ACR.

Papa Francesco, nel suo messaggio per la LIII giornata mondiale per la pace, ci ricorda che: «La pace è un bene prezioso, oggetto della nostra speranza, al quale aspira tutta l’umanità», ma «Non si ottiene la pace se non la si spera. Si tratta prima di tutto di credere nella possibilità della pace, di credere che l’altro ha il nostro stesso bisogno di pace».

I luoghi in cui c’è bisogno di questo bene prezioso che è la pace, oggi, sono molteplici, ma sembrano avere tutti, in qualche modo, un comune denominatore che è il linguaggio. In questo momento storico sentiamo forte il bisogno di disarmare il linguaggio, un linguaggio che si sta sempre più imbarbarendo andando così ad intaccare anche la bellezza dell’uomo stesso e della sua dignità. Vivere le difficoltà, il confronto e il conflitto non è mai semplice, ma non può avere il sopravvento sulla «cultura dell’incontro tra fratelli e sorelle [che] rompe con la cultura della minaccia. Rende ogni incontro una possibilità e un dono dell’amore generoso di Dio. Ci guida ad oltrepassare i limiti dei nostri orizzonti ristretti, per puntare sempre a vivere la fraternità universale, come figli dell’unico Padre celeste». Abitare un nuovo stile di comunicazione significa allora provare ad andare oltre a quel senso di sfiducia e paura che aumenta la fragilità nei rapporti e che innesca un circolo vizioso che non trova uno sbocco per una relazione di pace.

Il Papa ci chiede: «Come, allora, costruire un cammino di pace e di riconoscimento reciproco? Come rompere la logica morbosa della minaccia e della paura? Come spezzare la dinamica di diffidenza attualmente prevalente?». Facendoci artigiani di Pace attraverso un dialogo aperto e rispettoso, che sia strada per cercare «la verità al di là delle ideologie e delle opinioni diverse», un dialogo che affonda le proprie radici «nell’ascolto reciproco [dove] possono crescere anche la conoscenza e la stima dell’altro, fino al punto di riconoscere nel nemico il volto di un fratello». Un cammino verso la Pace passa, allora, attraverso la porta stretta ma nello stesso tempo liberante della riconciliazione con i fratelli dove ci viene chiesto di «abbandonare il desiderio di dominare gli altri e imparare a guardarci a vicenda come persone, come figli di Dio, come fratelli. L’altro non va mai rinchiuso in ciò che ha potuto dire o fare, ma va considerato per la promessa che porta in sé. Solo scegliendo la via del rispetto si potrà rompere la spirale della vendetta e intraprendere il cammino della speranza».

Il cammino che ci proponiamo come adulti di Ac , per questo mese della Pace, vuole aiutarci a comprendere quale sia il nostro stile di comunicazione nelle diverse situazioni e quali possono essere i passi avanti  da fare per far sì che il nostro modo di relazionarci con gli altri sia sempre più orientato al costruire ponti che non alzare muri, che le parole che usiamo siano sempre più veicolo di benedizioni che di attacco. Uno degli appuntamenti fondamentali di questo mese è il convegno degli adulti di Ac, che quest’anno ha come tema “Giustizia riparativa e riconciliazione”. Saremo aiuti nella riflessione dalla dott.ssa Sara Dall’Armellina, mediatrice umanistica e penale di Conegliano.

PROGRAMMA
09.00 - Santa Messa in duomo con adulti e ragazzi di AC e la comunità locale
10.00 - Spostamento presso l’auditorium per il convegno adulti e nei luoghi delle attività ACR
10.30 - Inizio convegno adulti e inizio attività ACR
12.15 - Termine convegno adulti e attività ACR
* durante il convegno adulti sarà previsto un servizio babysitting

Dossier Mese della Pace 2020 - Adulti

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