Una bella giornata di sole autunnale,un percorso tra le colline friulane, la gioiosa accoglienza di don Maurizio e degli amici dell’AC udinese, le parole di affetto dell’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato ,hanno dato un incipit festoso al convegno annuale regionale degli adulti di AC che si è svolto domenica 19 ottobre presso il Seminario Interdiocesano a Castellerio di Pagnacco.
La riflessione sul tema dell’incontro che aveva per titolo«Discepoli di Gesù. Ripartire dal dialogo» è stata guidata da dom Gianni Giacomelli, monaco camaldolese, priore del monastero della Santa Croce di Fonte Avellana (nella provincia di Pesaro e Urbino). A cominciare da quella parola “ripartire”che implica un atteggiamento di continuo rimettersi in gioco, ridarsi sempre una nuova possibilità, dom Gianni ci ha fatto capire che solo l’atteggiamento dialogico è vitale. Il monologo al contrario è chiusura, negazione di ogni progresso e perciò è mortale. Il monologo, però, non è solo un atteggiamento del singolo, anzi molto spesso, quando si creano lobby, circoli riservati, si può parlare di monologo di gruppo. Come discepoli non possiamo che imitare lo stile di Gesù che si presenta con la struttura dialogica della vita, in principio era il “Logos” e questo “logos” ha la forma della vita e la vita sta presso il Padre.
Dom Gianni ci ha anche invitato a modificare il criterio del “dialogo con”, che presuppone una distanza da recuperare, per passare al “dialogo in” che presuppone l’ascoltare senza giudizio ciò che l’altro ha da dirmi. Il dialogo, ha detto, si incomincia tacendo.
L’animata discussione che è seguita ha spaziato dalla riflessione sulla necessità di dialogo con se stessi per risanare le nostre fratture interiori, all’atteggiamento dialogico cui educarci per poter vivere in pace con il diverso che condivide il nostro mondo; dalla preoccupazione di evitare il relativismo qualunquista alla domanda “chi ci da il potere di decidere chi ha diritto di stare dentro o fuori dalla Chiesa”.
Una giornata davvero stimolante e piena di sorprese che si è conclusa dopo una Messa partecipata ben preparata e un pranzo squisito in seminario, con la visita al Museo diocesano e alle gallerie del Tiepolo di Udine accompagnati da due guide preparatissime: Mara e Maria.
La collaborazione di tutti nello spirito di fraternità che caratterizza l’azione cattolica ha permesso l’ottima riuscita dell’incontro un ringraziamento speciale agli amici della Diocesi di Udine per la cura che hanno messo nell’organizzazione della giornata e nell’attenzione per gli ospiti.