“avVITAti” alla vita ma con lo sguardo al cielo: modulo nazionale del settore Giovani di AC
Assisi 12-14 febbraio 2016
“Avvìtati” questo è stato il titolo del modulo nazionale del settore giovani di AC che quest’anno si è svolto ad Assisi dal 12 al 14 febbraio 2016. È stato un appassionante momento di formazione ma soprattutto di condivisione e scambio di esperienze che ha visto protagonisti più di ottanta giovani (fra vicepresidenti, incaricati, assistenti e membri d’équipe) provenienti da tutta Italia. Questo ci ricorda la bellezza e la splendida opportunità di far parte di un’associazione nazionale ricca di sfumature caratterizzate dalle diverse realtà in cui abita.
In questi due giorni abbiamo avuto modo di interrogarci su come possiamo annunciare la bellezza del Vangelo e dell’essere cristiani nella vita di tutti i giorni, nello studio, nel lavoro, nei gruppi che frequentiamo, in poche parole qual è lo stile del nostro annuncio.
Abbiamo scoperto che tutto parte dall’ascolto. Innanzitutto del nostro cuore, libero e accogliente che sa essere innamorato di Dio, di sé, degli altri, del servizio e della responsabilità in associazione.
Quel cuore che sa appassionarsi e non ha paura di spendersi, che sa essere paziente e fiducioso, e che riesce a trovare uno stile personale “cucito su misura” per ogni persona.
Ma anche l’ascolto della nostra pancia ha avuto un ruolo importante: sembrerà strano, però è proprio lì che le nostre emozioni prendono vita, diventano vere e autentiche e non si fanno condizionare dai pensieri contorti che, a volte, ci impediscono di vivere a pieno le nostre esperienze.
Dovremmo tutti riscoprire il “fuoco” delle emozioni, non quelle istintive e effimere, ma quelle scaturite dal vero incontro con il Signore.
Fondamentale è stato, inoltre, l’intervento del prof Marco Tibaldi – direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Ss. Vitale e Agricola” di Bologna – nella relazione intitolata “L’annuncio alla luce dell’interpretazione delle soglie della vita”, che ci ha messo in discussione facendoci sperimentare “sul campo”, con degli esempi concreti, la nostre debolezze e i nostri difetti nel vivere quotidiano. E proprio nella nostra imperfezione abbiamo potuto riscoprire che il Signore ci ama gratuitamente, nonostante i nostri errori, ed è pronto ad accogliere ognuno di noi, a condizione che ci mettiamo in ascolto di Lui nella preghiera, nella testimonianza e nelle scelte quotidiane
Rimarranno sempre vive nel nostro cuore e nella nostra pancia le parole di Lucia Colombo, Michele Tridente, don Tony Drazza (vicepresidenti nazionali e assistente nazionale per il Settore Giovani) e di tutta l’equipe nazionale che, in questo week end, ci hanno fatto vedere con occhi diversi le soglie della nostra esistenza, rimanendo “avVITAti”a terra ma con lo sguardo rivolto al cielo.