Sono seduta nel mio posto sul treno del rientro, un rientro che è molto più significativo di tutte le altre volte. Con la conclusione della XVI Assemblea nazionale dell'Azione Cattolica, alla quale ho partecipato con altri membri della presidenza diocesana, si dà inizio ad un nuovo triennio, ricco di progetti, obiettivi, proposte per fare l'Ac sempre più bella, più vicina alle persone, più futuro e presente allo stesso tempo!
Insieme alle partenze, però, solitamente troviamo anche le fermate. Si conclude per me un'esperienza lunga due anni, nei quali sono stata collaboratore centrale come membro d'equipe del settore giovani nazionale. Che cosa vuol dire, in poche parole? Un servizio, un cammino, un viaggio che mi è sempre parso lungo e che ora mi sembra essere stato velocissimo, trascorso in un soffio. Un percorso che ha cambiato tante cose di me, dal mio modo di vedere l'associazione, dal mio essere vicepresidente giovani diocesana, dalla capacità di relazionarmi agli altri, esercitando l'ascolto, la voglia di fare, l'allegria, la stima reciproca, la correzione fraterna... Sì, perché come in tutti i viaggi che si possano chiamare tali, non sono mancate le difficoltà, le insidie, le cadute, gli errori, i cambi di rotta...e soprattutto la paura di non farcela, la tentazione di gettare la spugna. Penso ai tanti viaggi, ai ritardi, a più di qualche coincidenza persa o ai contrattempi, a una bufera di neve improvvisa, alla stanchezza che percepivo nel rientrare a casa, sapendo di dover ricominciare una nuova settimana di lavoro l’indomani, alla difficoltà nel parlare di fronte a tanta gente, all’imbarazzo e alla timidezza che provavo dovendo presentare qualche ospite importante al microfono, … e potrei continuare ancora! Correndo con la mente e con il cuore a quei ricordi, accanto ritrovo la ricchezza degli sguardi, degli incontri, delle amicizie che si mantengono e diventano ogni giorno più profonde nonostante la distanza, la sensazione di trovarmi a casa, l’infinità di cose imparate, sperimentate, ascoltate, comprese.
Il settore giovani organizza ogni anno esperienze formative come i moduli, il campo nazionale e altri incontri, oltre alla pubblicazione di diversi strumenti e sussidi, rivolti ai giovani, agli educatori e ai responsabili associativi. Soprattutto, si offre di accompagnare i settori giovani diocesani, insieme ai collegamenti regionali, nel cammino associativo territoriale, ordinario e straordinario, offrendo spunti, obiettivi comuni, vicinanza e presenza.
Il respiro ampio di Ac e di Chiesa che ho avuto la Grazia di vivere ha dato al mio servizio parrocchiale e diocesano un qualcosa in più! Ho sperimentato la bellezza della tenacia e dell’impegno, ho cercato di essere me stessa, affidandomi alla Provvidenza, senza porre troppe limitazioni. Quante volte in questi due anni ho percepito la presenza del Signore, che attraverso l'Ac mi chiedeva di andare oltre i miei limiti, alcuni dei quali posti proprio da me: i limiti sono rimasti, ma l'Ac aiuta a spostarli sempre più in là, perché si lavora e si serve insieme, in equipe, con la certezza di essere sempre in cammino.
Anna Zucchet
Vicepresidente Settore giovani diocesano