Domenica 25 Febbraio si è tenuto, all’oratorio di Rorai Grande, l’evento “Futuro al voto”, organizzato dalle Acli pordenonesi, Agesci e Azione Cattolica.
L’evento si è svolto in queste modalità: 14 dei 16 candidati di Pordenone al collegio uninominale, per la quota maggioritaria, si sono presentati a noi (più di 150 giovani) tramite degli stand in cui ogni singolo candidato aveva a disposizione 10 minuti per esporre il proprio programma e 10 per rispondere alle nostre domande. Il tutto è stato introdotto da una spiegazione chiara e dettagliata della modalità di voto che, con la nuova legge elettorale, ha cambiato forma.
Personalmente ho partecipato a questo evento con molti dubbi ma ne sono uscito veramente stupito. I candidati si sono messi in gioco per confrontarsi nel modo più chiaro possibile con persone dai 18 ai 30 anni, adeguandosi quindi alle esigenze dell’evento e del “pubblico” partecipante, qualcuno anche con cartelloni e post-it in uno stile che conosciamo bene. Quello che mi ha colpito di più è stato vedere che tutti si sono interessati a tutte le componenti politiche; è stato inaspettato vedere quanto seguito e interesse ha suscitato “Casapound”, nonostante abbia alcuni ideali evidentemente non molto vicini alle nostre realtà associative. In sostanza, un’ottima occasione per informarci sulle elezioni del 4 marzo con degli strumenti decisamente alla nostra portata.
Andrea
Una domenica mattina per il nostro domani, così chiamerei le ore trascorse all’incontro #futuroalvoto.
L’ iniziativa era organizzata dall’ACLI, AZIONE CATTOLICA e AGESCI e si è svolta presso l’oratorio di Rorai Grande.
Eravamo più di 150 giovani della nostra diocesi, desiderosi di avere informazioni preziose affinché il nostro voto non sia semplicemente una x per riempire una casella ma una scelta consapevole.
Inizialmente ci è stata illustrata la modalità di voto ed in un secondo momento avevamo la possibilità di incontrare i candidati. Ognuno di loro era in una postazione differente ed ogni ragazzo poteva andare da chi desiderava. Avevamo a disposizione 20 minuti, 10 dei quali in cui si ascoltavano i candidati e i restanti erano a nostra disposizione per porre le domande. Dopodiché vi era il cambio, questo ripetuto per 3 volte.
Non è stato semplice scegliere il candidato da ascoltare perché si era creato un clima sereno dove ci si poteva confrontare anche con chi ha opinioni differenti. È stata una bella occasione e opportunità per prendere coscienza che nel nostro piccolo voto può fare la differenza e che la politica non è una cosa così distante da noi.
Marta
