Alla nuova edizione della Scuola di Formazione per Studenti del Movimento Studenti di Azione Cattolica ha partecipato anche la nostra diocesi. Sei tra giovanissime e giovanissimi hanno colto l’opportunità di spendere l’ultimo finesettimana di marzo a Montesilvano (PE) assieme a quasi duemila studenti da tutta Italia. Il titolo dell’evento, Generazione Z030 – Studenti che cambiano la realtà, spiega da sé chi sono i protagonisti di questo tempo. Studenti e studentesse delle scuole superiori si sono posti di fronte all’importanza e alla concretezza dell’Agenda 2030 e dei suoi obiettivi per uno sviluppo equo e sostenibile, hanno ascoltato diverse testimonianze di attori già in gioco negli ambiti di dignità sociale, transizione ecologica e cultura digitale, ma hanno avuto anche un ruolo attivo nella ricerca di nuove soluzioni e punti di vista durante i workshop tematici. Cosa hanno pensato di tutto questo? La parola ai protagonisti!
“L’esperienza di Montesilvano mi ha portato a vivere un’AC diversa da quella a cui sono abituato, molto più politica e matura, che mi ha portato a varie riflessioni sul futuro e sull’aiuto verso il prossimo. Anche se breve, come esperienza mi ha cambiato.”
Mattia
“Sono partita senza sapere cosa mi aspettasse, ma una volta arrivata ho capito che ne avrei subito sentito la nostalgia, che quando arriva non è mancanza ma presenza di persone e ricordi che tornano a trovarti. Ogni giorno porto dentro me moltissimi ricordi di quei tre giorni dove mi sono messa in ascolto di tutti coloro, ragazzi e adulti, che hanno voluto comunicare con me”
Giorgia
“È stata un’esperienza unica, mi ha portato a una crescita personale in tutti i sensi. Ho capito cose che prima non comprendevo a pieno, mi sono state presentate cose che non avevo mai sentito, la SFS mi ha aiutato a capire quanto può servire il cambiamento nel nostro mondo. Raccomando a tutti questa esperienza anche per tutti i rapporti che in pochissimo tempo puoi creare e le esperienze che si possono fare anche fuori dalle attività.”
Marco
“Penso sia stata una delle esperienze più belle di sempre, non solo per le attività proposte ma bensì per il fatto di interfacciarsi con ragazzi della nostra età di tutta Italia e scambiare con loro idee, opinioni ma soprattutto creare amicizie e sentirsi parte di un unico gruppo”
Noemi
“È davvero difficile trovare le parole giuste per descrivere quei tre giorni alla Scuola di Formazione, ma forse posso utilizzare quelle di don Milani che sono state un po' la base degli incontri ovvero "I CARE" perché davvero questa esperienza mi ha sbloccato il cuore verso gli altri e verso i temi sensibili all'Agenda 2030. Mi ha aperto la mente verso tante realtà e punti di vista diversi dal mio offrendomi molteplici spunti di riflessione per cercare di migliorare la mia persona in primis e provare a migliorare la realtà in cui vivo in secundis perché come dice la canzone di Brunori Sas:
“Non sarò mai abbastanza cinico da smettere di credere che il mondo possa essere migliore di com'è, ma non sarò neanche tanto stupido da credere che il mondo possa crescere se non parto da me".
Sarò per sempre grato a chi mi ha permesso di partecipare e a chi mi ha accompagnato in quest'avventura, a voi un grazie speciale mi avete aiutato a crescere, a sciogliermi davanti a persone che non conosco e a cercare di aprirmi il più possibile con gli altri (molto difficile per me), ché la vita è una sola e non va sprecata.”
Riccardo
Questi straordinari eventi sono organizzati da giovani per i giovani, ma non bisogna assolutamente confondere questa giovinezza con l’immaturità. Lo sa bene papa Francesco che in un videomessaggio ci dice: “Coloro che sanno fare sono i giovani, gli studenti”. In quei giorni ho conosciuto ragazze e ragazzi che non mi dispiacerebbe vedere al timone di questa realtà. Allora smettiamo di ripeterci che i giovani sono il futuro perché alla fine è solo una scusa per continuare a non pensarci e rimandare le scelte difficili a un domani sempre più lontano. I giovani sono il presente, sono qui, sono tanti e si mettono in moto per ciò in cui credono! Non c’è molto da aggiungere, se non ricordare che il MSAC è una realtà poco presente in Friuli e quasi del tutto assente nella nostra diocesi. Abbiamo l’occasione di iniziare un cammino nuovo che dagli oratori entra con i nostri giovanissimi nei luoghi della loro formazione, in modo che non VADANO semplicemente a scuola, ma che la VIVINO.