“Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, per annunziare la promessa della vita in Cristo Gesù, al diletto figlio Timoteo” (2Tm 1,1-2)…ma anche Marco, Anna, Mattia, Lucia: questa seconda lettera di San Paolo a Timoteo potrebbe essere rivolta a ciascuno di noi.
I giovani hanno iniziato così la loro festa diocesana sabato 12 settembre, sentendosi chiamati per nome da un testimone d’eccezione, “una donna che ai contatti di facebook preferisce le strette di mano e gli abbracci”: la nostra presidente diocesana! Il racconto dell’esperienza personale di Cinzia, nel testimoniare la propria fede al lavoro, in associazione, nel volontariato ed in famiglia ha stimolato ciascun giovane a chiedersi: ed io mi sento una persona credibile? Un modello da imitare?. Per esserlo probabilmente è fondamentale rimanere saldi e convinti nella fede, avere insomma, la “fede schietta” di Timoteo, come ricorda San Paolo nella sua lettera. In questo può aiutarci l’esempio di molti testimoni evangelici: Cinzia ci ha ricordato l’”Eccomi” incondizionato di Maria, la fede autentica di Pietro e la responsabilità che sente Giovanni nel dire “Siamo suoi testimoni e perciò ve ne parliamo […] perché la nostra gioia sia perfetta” (Gv1,1-4). Rimaneva però ai giovani ancora una domanda a cui rispondere: ti senti pronto a comunicare il Vangelo alla tua comunità? A chi lo trasmetti? A gruppi di 10, muniti di videocamera e suggerimenti tecnici i partecipanti sono stati allora mandati per le strade di San Giovanni di Casarsa a realizzare un breve video che trasmettesse il loro essere cristiani, coinvolgendo chi avrebbero incontrato lungo la strada. Le idee emerse e realizzate sono state le più varie: c’è chi ha evidenziato le parole che più rappresentano la propria fede (anche con l’aiuto di testimoni autorevoli come il Vescovo), chi ha coinvolto i passanti in un abbraccio, chi ha realizzato un treno della fede invitando a salire anche i più restii. In molti hanno usato il canto per testimoniare la gioia dell’essere cristiani, coinvolgendo pasticceri incuriositi e ignari passanti…anche cogliendoli alle spalle! Sicuramente quello che è emerso in ogni video è una fede viva, coinvolgente, che fa tenere i piedi a terra, ma lo sguardo verso l’alto. E’ stato poi il giudizio finale dei giovanissimi durante la serata a decretare il vincitore, una proposta semplice suggerita da una squadra di adulti e ragazzi coordinati da un assistente, la ricetta dell’essere cristiano: “1kg di tanto love, 100g di condivisione e 500g di felicità”.