Quando si vive un’esperienza di condivisione, come quella del campo specializzato di quest’estate, la prima cosa a cui si pensa è “vogliamo gridare al mondo quello che abbiamo vissuto!”.

Il campo specializzato dell’Azione cattolica è un’occasione di formazione e spiritualità offerta a tutti coloro che desiderano prendersi del tempo per sé. È aperta a educatori e non, aderenti e non, perché rallentare e guardare il mondo che ci circonda è occasione preziosa per tutti.

Alcuni ragazzi e ragazze si sono dati questa opportunità. Questo è ciò che restituiamo a coloro che ci leggeranno e che, magari per questo, l’anno prossimo decideranno di provare questa esperienza.

Il tema dell’edizione 2017 è stato l’Arte come strumento di catechesi: una riflessione partita dalla considerazione

TUTTO INTORNO A(R)TE è vero?

Può ogni piccola cosa che ci circonda essere considerata Arte? La parola a chi il campo specializzato lo ha vissuto:

Valeria
Un campo dedicato completamente a noi! Un campo nel quale non dobbiamo pensare alle attività, agli orari, ad avere mille occhi verso i bambini. No, qui è tutto per noi. Un campo che ti fa dire: “Adesso prendo del tempo per me finalmente e me lo gusto proprio!”. Tutto intorno a(r)te, quale slogan migliore? Racchiude esattamente questa idea. È stata una vera scoperta, non avrei mai detto che l’arte mi avrebbe affascinata in questo modo! E’ proprio vero: mai fermarsi all’apparenza.

Francesco o “Checco”
Ci sono stati donati tre giorni in cui abbiamo provato ad assaporare con tutti i sensi (quello che mi è riuscito meglio è stato il gusto) il concetto di Arte: le sue bellezze, le sue contraddizioni e le sue diversità. Tutto questo per aiutarci a mettere un po’ di arte nel nostro servizio, e per arricchire rendendo più colorata la nostra tavolozza di educatori, mirando ad assomigliare al ritratto che Dio ha dipinto per noi.

Giacomo
I quadri, i video, le esperienze sensoriali…
Sono tante le forme d’arte che ci hanno portati a riflettere su noi stessi e sul mondo che ci circonda. Abbiamo sperimentato la pittura; raffigurato le nostre emozioni, le nostre memorie, condiviso i nostri pensieri; guardato le stelle…
Abbiamo vissuto un’esperienza particolare che ci ha fatti crescere, incontrare e che ha lasciato in noi molte cose su cui riflettere ancora.

Elisabetta o “Betta”
L’arte di prendersi cura e di prendersi a cuore. Questo è stato lo specializzato 2017: una coccola di tre giorni che ha coinvolto i nostri cinque sensi a sperimentare l’arte della cucina che, oltre agli ottimi piatti a tema, aveva tovagliette fatte a regola d’arte; le arti visive a partire dal nostro territorio per finire a contemplare l’universo; le arti uditive come le nostre voci che raccontano storie o la musica dei grandi artisti. Avere cura, mettere l’altro nel proprio cuore credo sia la più grande forma d’arte e questo è avvenuto nella semplicità e nel divertimento tra le mura del santuario di Fanna.


Lisa
L’entusiasmo e l’emozione che ho provato prima di partire per il campo specializzato sull’arte si sono moltiplicati progressivamente ogni giorno. Un campo che, in poco tempo, ha saputo coinvolgerci totalmente: occhi, orecchie, naso, mani, pensieri, cuore, relazioni… L’arte ci ha circondati in ogni aspetto della giornata e ha fatto si che, inevitabilmente, tornassimo a casa ricchi di bellezza e gratitudine. Sono felicissima di aver partecipato allo specializzato di quest’anno, perché, con il senno di poi, lo avrei rimpianto.

Sara
E’ la prima volta che partecipo ad un campo specializzato, ciò che mi ha spinto a farlo è stato il tema. Sono stati tre giorni di bellezza, mi hanno aiutato a ricordarmi di guardare ciò che mi circonda con occhi nuovi. Quello che mi porto a casa è l’impegno di mettere dell’arte nel mio quotidiano.

Steven
Appena mi è stato chiesto “un pensiero che porto con me sul campo specializzato” mi sono venute in mente queste parole “quando l’arte non ti è mai piaciuta, ma poi arriva lo specializzato e ti fa appassionare”.

Meri
Non ho mai avuti dubbi sul fatto che l'arte fosse un linguaggio universale e, se anche con interpretazioni diverse, sapesse trasmettere e comunicare sempre qualcosa a tutti! Ma viverla, condividerla e scoprirla/riscoprirla con uno sguardo nuovo e con chi ha trascorso con me quei 4 giorni, è stata la bellezza e la forza di questo campo!

Giorgio
Descriverei lo specializzato con tre parole: concentrato, vivo, artistico. Perché è stata si una piccola esperienza, ma che grazie all'arte ha potuto donare delle grandi emozioni.

Chiara o “Pilli”
Lo specializzato non è altro che qualcosa di speciale e organizzato per l'educatore. L'educatore che per una volta si trova a non programmare per gli altri, ma è lui stesso l'educato. Lo specializzato è tempo per sé stessi, è dedizione a sé, è condivisione con l'altro. È quello che è stato per me non è altro che aver risvegliato dei sensi che nella quotidianità non sei abituato ad ascoltare, mettersi in gioco totalmente per il puro piacere di stare insieme e sentire le emozioni a 360°.


Anna
“Uno sguardo nuovo” è la frase che per me ha caratterizzato questo campo specializzato; il numero giusto di partecipanti ci ha permesso di creare un clima fantastico per condividere i pensieri sul tema del campo ma anche sulle nostre realtà. Le attività ci hanno permesso di spaziare nel mondo dell’arte, facendoci entrare nelle sue diverse forme, dalla pittura, al teatro, alla natura. Peccato che il tempo sia volato ma ogni emozione vissuta mi ha permesso di capire che la realtà si può vedere con “uno sguardo nuovo”.

Tommaso
Dopo una calda estate e poche vacanze direi che quattro giorni in tranquillità e compagnia sono perfetti! L’arte era al centro del campo specializzato di quest’anno, ma non solo l’arte che si vede nei musei o nelle mostre, qui abbiamo capito l’arte nel quotidiano e nelle piccole cose. Ci siamo divertiti e anche rilassati, ma la spiritualità e i momenti toccanti non sono mancati.

 

 

 

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