Domenica 18 febbraio la parrocchia di Santa Maria Maggiore di Spilimbergo ospiterà l’assemblea diocesana elettiva dell’Azione Cattolica, appuntamento che porterà al rinnovo del consiglio diocesano.
E’ un tempo per fare il punto della vita dell’associazione degli ultimi 4 anni, di gratitudine per quanto abbiamo ricevuto, di raccolta e condivisione delle fatiche e delle gioie nelle esperienze vissute e nelle attività svolte; di ricordo di coloro che sono saliti alla Casa del Padre e di chi è nato in questo triennio e, grazie ai genitori, già aderisce all’AC; ma anche delle attese che abbiamo e delle sfide che si aprono davanti a noi.
“Testimoni di tutte le cose da Lui compiute” è il titolo che accompagna il cammino assembleare iniziato con i rinnovi dei consigli parrocchiali avvenuto tra ottobre e dicembre 2023 e che, dopo l’elezione del consiglio diocesano, proseguirà con il rinnovo del consiglio triveneto e, a fine aprile, con l’assemblea elettiva nazionale contrassegnata anche dall’incontro di tutta l’AC con papa Francesco in piazza San Pietro il 25 aprile.
Parteciperanno all’assemblea diocesana i delegati di tutte le associazioni parrocchiali e i consiglieri diocesani uscenti, impegnati dapprima ad ascoltare il bilancio associativo nella relazione finale della presidente uscente, Paola Colussi e, in seguito a discutere e ad approvare le tesi assembleari. Infine, nel pomeriggio, voteranno i nuovi consiglieri diocesani.
Le tesi assembleari costituiscono gli orientamenti per il prossimo triennio sui quali il nuovo consiglio elaborerà gli obiettivi. Sono il frutto dei momenti di riflessione e discernimento avvenuti nei mesi scorsi alla luce del Progetto formativo associativo, della traccia nazionale per il cammino assembleare e degli incontri con i consigli parrocchiali avvenuti ad inizio 2023.
Questi i temi delle 4 tesi: PERSONE e COMUNIONE, FORMAZIONE e COMUNITA’, SPIRITUALITA’ e SINODALITA’, RESPONSABILITA’ e MISSIONARIETA’.
PERSONE E COMUNIONE
Il desiderio di relazioni significative coinvolge ogni persona in ogni contesto di vita. Per questo vorremmo coltivare il desiderio di socialità avendo cura e facendo crescere la fraternità nei rapporti con gli assistenti, nel rapporto tra le generazioni (sfida da raccogliere a livello diocesano e da alimentare anche a livello parrocchiale), nell’interparrocchialità e nell’unita’ pastorale.
FORMAZIONE E COMUNITA’
In Azione Cattolica parliamo di formazione in relazione a un progetto, con la fiducia che formarsi e formare non siano due azioni isolate o estemporanee. Quella che il Progetto Formativo propone è una formazione costante, integrale, graduale e a lungo termine che riesce, nella relazione con Cristo, a costruirsi su di Lui e divenire strada verso Lui. “formarsi” è anche un atto di responsabilità sociale, capace di generare processi nella comunità, attraverso mezzi, strumenti e, soprattutto, domande in grado di accompagnare ciascuno e ciascuna nel proprio percorso di vita e di servizio in associazione.
SPIRITUALITA’ E SINODALITA'
Vivere la sinodalità, cammino comunitario di spiritualità per la Chiesa del nostro tempo, significa, per noi, dire il nostro sì ad un progetto di Azione Cattolica, pienamente inserita nel cammino ecclesiale, cercare un confronto profondo con la Parola, ascoltare lo Spirito, desiderare, pensare e progettare soluzioni insieme ad altri attori, ecclesiali e non, coscienti che da soli si può andare più veloci, ma insieme si arriva più lontano.
RESPONSABILITA’ e MISSIONARIETA’
La responsabilità in AC trova una declinazione spesso solo associativa (educatori, responsabili parrocchiali o diocesani) con il rischio di dimenticare che la responsabilità è una meta e uno stile attraverso cui vivere tutta la nostra crescita formativa. Vivere la corresponsabilità è incarnare lo stile del discepolo missionario, secondo il mandato ricevuto da Gesù (cfr Mt 28,19-20, Andate dunque!), ossia aprirsi alla Storia e alle storie personali, scegliendo di avere a cuore l’interesse e di prenderci cura di tutte e tutti.
Avere a cuore l’interesse di tutti e tutte ci chiede di mettere in atto buone prassi comunitarie, di sognare e dare vita a una responsabilità associativa che ci renda più responsabili e significativi nella scuola, nel lavoro, in famiglia, nelle relazioni, nella Chiesa, nella società. La nostra responsabilità assumerà così una forma politica. Politica con la P maiuscola, intesa come ricerca del bene comune che richiede di soffermarsi, ascoltare e riflettere per proporsi come protagonisti attivi di cambiamento.
In questo spazio di cura reciproca, accompagnati e allo stesso tempo accompagnatori, non dimentichiamo di camminare fianco a fianco, in una Chiesa che ci sprona a stare al passo con gli ultimi.
Al termine della mattinata i delegati parteciperanno alla S.Messa, presieduta dal vescovo Giuseppe Pellegrini che ci accompagnerà per tutta la mattina e condividerà con noi il pranzo
Anna Tissino e Paola Colussi