Domenica 25 settembre presso l’Oratorio parrocchiale di Porcia , si è svolta l’assemblea annuale dell’AC diocesana dal titolo “ Rallegratevi ed esultate”, monito che accompagnerà l’AC per tutto l’anno associativo 2016-17.
L’incontro è iniziato con la Santa messa presieduta da due dei nostri assistenti diocesani, don Fabrizio De Toni e don Loris Vignandel.
A seguire, prima della presentazione del Programma annuale, la gioiosa testimonianza di due bambini dell’ACR e dei loro educatori che si sono riuniti a Roma il 9-10 settembre per il Festival dei Ragazzi, insieme ad altri 1000 acierrini provenienti da 120 diocesi d'Italia.
I bambini e ragazzi sono stati invitati ad accogliere e sperimentare l’invito di Papa Francesco a diventare costruttori di una “Chiesa in uscita” bella, nella quale crescere e sentirsi protagonisti;
Hanno fatto molti incontri significativi, a partire dal segretario nazionale della CEI, al Presidente Nazionale di AC Marco Truffelli e al termine anche papa Francesco, durante la messa a San Pietro. Infine nella giornata conclusiva del Festival i ragazzi hanno ricevuto il mandato per andare e circondare di gioia le loro città.
Dopo questa testimonianza che ci ha trasmesso gioia e ricchezza, la presidente diocesana Cinzia Giovanatto ha evidenziato come ci si avvicini alla conclusione di un triennio associativo che vedrà nel mese di dicembre il rinnovo dei suoi organi parrocchiali.
Paola Colussi e Daniele Menolotto, membri della presidenza diocesana, hanno poi presentato le linee del programma annuale 2016-17, evidenziando alcune attenzioni da tenere presenti tra le quali ad es. la cura della vita spirituale dei singoli e dei gruppi, l’aiuto alle associazioni parrocchiali in difficoltà, l’attenzione verso giovani che non compiono una scelta di servizio educativo, la cura per le parrocchie nelle quali verrà sperimentato il nuovo progetto di “ Iniziazione cristiana” e non da ultimo l’istituzione di una commissione “stili di vita” che promuova nuovi spazi di evangelizzazione e pensiero condiviso.
L’ultimo spunto contenutistico della mattinata ci è stato regalato dall’intervento di don Dario Donei , già assistente diocesano ACR dal 2004 al 2009. Molte volte nei vangeli, Gesù ci parla di gioia. Di qui la domanda “ Ma noi siamo felici? “. In caso negativo, cosa ci impedisce di esserlo?
Nonostante il progresso ci abbia portato lontano, ha riferito don Dario, il problema della felicità resta ed accompagna la persona per tutto il corso della sua esistenza.
Anche nelle beatitudini si parla di gioia, ma come si fa a rallegrarsi ed esultare quando si è perseguitati, odiati? Che gioia propone Gesù? Non certo una gioia che mi costruisco da solo, ma la gioia di cui parla Gesù è sempre qualcosa di relazionale, qualcosa che viene dato dal di fuori di se stessi.
Come fare a dire di essere gioioso ad un uomo che è nel dolore, nella tristezza?
Gesù ci insegna ad entrare nella difficoltà, nel dolore, prende sul serio la nostra parte di umanità ferita.
Ecco quindi l’invito, come Chiesa a lasciarci mettere in crisi e toccare da un Gesù che va in cerca proprio della pecorella smarrita.
Le sofferenze dunque come luogo di incontro per un’ umanità che deve essere sempre più abitata.
L’assemblea si è sciolta con la consapevolezza di essersi arricchita sia dalle domande che dobbiamo continuare a meditare, che dal tentativo di dare ad esse risposte concrete, ma non affrettate.
Elisabetta Raffin