Il campo di formazione per educatori rimane un'occasione speciale per vivere l’esperienza di una comunità che cresce.
Sembra impossibile che, in una parentesi di una settimana, si possano rigenerare le forze di mente e spirito. Ma la causa di questa energia, crediamo sia da ricondurre alle esperienze di comunione, che si sono vissute in quella settimana...senza nulla togliere alla nostra amata Casa Alpina!
Certo, sentire dal vivo una Chiesa che ti abbraccia e ti sostiene, è più facile se c’è la presenza dei nostri assistenti. Dalla visita del nostro Vescovo Giuseppe, alla presenza costante di don Luca, nostro assistente, e di don Martino.

Tuttavia, avere la possibilità di sentire la forza di una associazione, non è cosa di tutti i giorni nella vita di parrocchia! E’ vedere la sinergia di tutti gli aderenti, a partire della nostra presidente Paola, fino all’abbraccio con tutti gli amici della nostra diocesi nella celebrazione di domenica mattina, a trasmettere questa forza. Come non ringraziare i nostri responsabili ACR Daniele e Chiara, Alex e Nicole del laboratorio diocesano della formazione, e poi tutti i relatori, da Marino a Stefano, da Nicola a Francesca. Tutti impegnati con noi, nella formazione dei giovani educatori della nostra diocesi.

Poi, è stato il confronto con un percorso che ci chiama ad essere santi insieme, a completare l’opera. Per essere insieme quel “volto più bello della Chiesa” che richiama Papa Francesco nella sua esortazione apostolica, Gaudete et Exsultate. Allora perché quei “testimoni che ci spronano a non fermarci lungo la strada” non possono essere i volti dei miei amici, dei miei ragazzi? Certo, abbiamo scoperto che l’esempio dei grandi testimoni della nostra associazione, ci possono illuminare e incoraggiare ad essere grandi, ma per non rimanere schiacciati dal peso del confronto, abbiamo bisogno di riconoscere che si diventa santi insieme.

Infine noi, equipe organizzativa, ci siamo riscoperti comunità per il campo e nel campo. E’ stata una occasione per rivedere, approfondire, mettere in discussione tutto e riabbracciare quel progetto formativo che è fondamento della nostra associazione. Tutte le incombenze della nostra quotidianità, associativa e non, si sono spente per lasciare spazio a una dimensione diversa. Ai nostri campisti auguriamo di continuare la loro formazione personale, non solo come educatori, ma come uomini e donne del loro tempo, coraggiosi, per vivere il loro mandato educativo, in modo sempre più adulto e consapevole.

l’equipe di campo
Lisa, Alessandro, d.Luca, Francesca, Martina, Francesco, d.Martino

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