Domenica 10 Gennaio 2016 presso il Centro Opera della Provvidenza di S. Antonio (Opsa) a Rubano (Pd) la Presidenza Nazionale dell’Azione Cattolica Italiana ha incontrato i presidenti parrocchiali e Vicariali dell’Azione Cattolica del Triveneto.
È la prima volta che la Presidenza Nazionale si sposta per incontrare le sue associazioni di base nei propri territori.
L’incontro del 10 Gennaio è una delle tappe del “tour” che la Presidenza ha iniziato a Ottobre e che continuerà per incontrare i presidenti parrocchiali di tutta Italia per ascoltare la varietà e la ricchezza dell’esperienza associativa e le difficoltà che l’AC sta vivendo nei suoi luoghi.
Presenti quasi 600 presidenti parrocchiali e una buona rappresentanza della presidenza nazionale: il Presidente Nazionale Matteo Truffelli, l’Assistente Generale Mons. Mansueto Bianchi, il Vice presidente del Settore Adulti Giuseppe Notarstefano, la Vice presidente del Settore Giovani Lucia Colombo, la Responsabile nazionale ACR Teresa Borrelli, l’amministratore nazionale Michele Panajotti e gli assistenti del Msac (movimento studenti di azione cattolica) don Michele Pace, del Settore Adulti e del Mlac (movimento lavoratori di Azione cattolica) don Emilio Centomo.
L’incontro si è svolto in tre momenti importanti: una prima parte, durante la mattinata, nella quale sono state presentate 4 esperienze territoriali significative che riguardano l’essere e fare Azione Cattolica oggi: fare ACR come percorso di iniziazione cristiana e preparazione ai sacramenti per i ragazzi dai 6 ai 14 anni e per le loro famiglie; lo “sportello della carità” come esperienza di servizio verso i poveri che attraverso il recupero di mobili, materassi, elettrodomestici in buono stato dall’ecocentro comunale oltre che vestiti e pannolini e quanto donato dalla generosità della gente, riescono ad aiutare tante famiglie in difficoltà. Lo stile particolare di questo servizio è una carità che dia accoglienza oltre all’assistenza attraverso un’attenzione particolare alla persona e a ciò che prova. La terza esperienza parrocchiale è offerta dalla parrocchia di Spilimbergo che propone la meditazione dei “Vespri d’arte”, un percorso di formazione per il gruppo adulti di AC che prevede incontri di riflessione e meditazione della parola di Dio nei luoghi d’arte della parrocchia, piccole e grandi chiese con affreschi antichi per pregare anche attraverso le immagini. E dopo la parte “mistica” segue la parte “mastica” concludendo l’incontro con un momento di convivialità.
Quarta testimonianza la rinascita dell’ACR in una piccola parrocchia della diocesi di Chioggia. Tutto è partito dall’iniziativa di una ragazza che bussando alla porta di un amico gli ha detto “che ne dici se facciamo ripartire l’ACR?”, da quel giorno è iniziato un percorso lento ma progressivo e costante che ha portato non solo alla nascita dell’ACR ma anche dei giovanissimi, dei giovani e degli adulti. Punti di forza che hanno fatto sì che tutto questo fosse possibile sono una forte motivazione e l’adesione alla proposta educativa dell’AC oltre che una bella rispolverata dello spirito associativo!
Dopo la prima parte della mattinata si è celebrata la S.Messa presieduta dall’assistente generale Mons. Mansueto Bianchi.
Dopo il pranzo è intervenuto il presidente Matteo Truffelli rivolgendosi ai presenti per ringraziare per l’importante lavoro che viene fatto nelle parrocchie e invitando i presidenti ad essere tessuto connettivo nella parrocchia creando legami di solidarietà e fraternità, ad essere attenti alle persone, a conoscerne i volti, le storie, le fatiche e le speranze, a prendere l’iniziativa per fare dei propri aderenti dei laici responsabili che sanno quali sono i bisogni del proprio territorio e si prendano carico della parrocchia per essere vera chiesa.
Infine ha indicato la strada che vuole percorrere l’AC nei prossimi anni ovvero come realizzare concretamente le esortazioni di Papa Francesco nella sua Evangelii Gaudium.
Dopo questo intervento è seguito il dibattito con l’assemblea che ha potuto dialogare con la presidenza e condividere la bellezza dell’associazione e le difficoltà che ogni parrocchia condivide riconoscendoci nelle parole della responsabile ACR che ci ha richiamati a fare memoria di quanto l’AC sia importante per la nostra vita e come dobbiamo essere servi “inutili” ma unici per la nostra associazione perché siamo chiamati in questo tempo, in questo momento a dare tutta l’unicità di noi stessi come presidenti in primis e come aderenti poi.
Francesca Basso