La cultura della cura come percorso di Pace passa anche attraverso il diritto umanitario. Papa Francesco nel suo messaggio per la giornata mondiale della Pace riporta l’attenzione sui numerosi conflitti che, ancora oggi, affliggono il mondo è che fanno diventare le città “epicentri dell’insicurezza, dove i loro abitanti lottano per mantenere i loro ritmi normali, perché vengono attaccati e bombardati indiscriminatamente da esplosivi, artiglieria e armi leggere. I bambini non possono studiare. Uomini e donne non possono lavorare per mantenere la famiglia.
La carestia attecchisce dove un tempo era sconosciuta. Le persone sono costrette a fuggire, lasciando dietro di sé non solo le proprie case, ma anche la storia famigliare e le radici culturali. […] il risultato è sempre lo stesso: distruzione e crisi umanitaria. […] Quanta dispersione di risorse vi è per le armi, in particolare per quelle nucleari, risorse che potrebbero essere utilizzate per priorità più significative...”.
Alla richiesta forte di iniziare una cultura della cura come percorso di Pace, come Ac, insieme alla Commissione pace diocesana, all’Agesci e alle Acli, abbiamo deciso di rispondere con un incontro dal titolo “Giochi di Pace”, durante il quale ci confronteremo, anche giocando, con Lisa Clark, membro dell’ICAN e co-presidente dell’International Peace Bureau.
L’incontro si aprirà con un momento di preghiera ecumenica proposto dalla Segreterie delle Chiese di Portogruaro e di Pordenone all’interno della Settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani.
L’incontro si terrà venerdì 22 gennaio alle ore 20:30 link di accesso