“L’appartenenza…. è assai più della salvezza personale…è quel vigore che si sente se fai parte di qualcosa, che in sé travolge ogni egoismo personale con quell’aria più vitale che è davvero contagiosa…
L’appartenenza non è un insieme casuale di persone, non è il consenso a un’apparente aggregazione; l’appartenenza è avere gli altri dentro di sé…è un’esigenza che si avverte a poco a poco…è quella forza che prepara al grande salto decisivo che ferma i fiumi, sposta i monti con lo slancio di quei magici momenti in cui ti senti ancora vivo…
Sarei certo di cambiare la mia vita se potessi cominciare a dire noi.”
Queste parole, tratte da una nota canzone di Giorgio Gaber, penso esprimano bene il senso e il valore dell’appartenenza alla nostra associazione.
In questo tempo in cui siamo chiamati a rinnovare il nostro SI, sentiamoci invitati a “mettere a fuoco” le motivazioni della nostra “appartenenza” all’Azione Cattolica per alimentarla ed essere contagiosi.
“Mettere a fuoco” la passione associativa a livello personale e di gruppo per riconoscere, con gratitudine, il bene che l’associazione porta nella nostra vita e nello stesso tempo vivere con slancio e desiderare di essere e concretizzare un’Ac in uscita.
E’ un tempo per utilizzare il “grandangolo” per cercare chi non vediamo più, chi si è allontanato dall’associazione, ma è anche il tempo di promuovere l’associazione a chi non l’ha ancora conosciuta e sarebbe felice di farne parte.
Non viviamo certo tempi facili, ma proprio per questo è importante non chiuderci nelle nostre realtà, magari lamentandoci di ciò che non riusciamo a fare. Consapevoli che l’AC non è un’”apparente aggregazione” , ma un insieme di persone di diverse generazioni, oserei dire una famiglia , nella quale ci si prende cura gli uni degli altri e, sostenuti da una fede sempre in cammino, con slancio e creatività, impariamo a dire e ad agire come un NOI.
Buona Festa dell’Adesione a tutti e a ciascuno