“Dammi, Signore, un cuore che ascolta” (1Re3,9). Sono queste le parole che affiorano dalle labbra di Salomone davanti alla richiesta che Dio gli rivolge all’inizio del suo regno. Il figlio del re Davide ha compreso che la Verità abita nel cuore dell’uomo e sa che, per poterla incarnare, è chiamato ad affinare l’ascolto della voce che si nasconde dietro e dentro ogni cosa e i cui effetti sono evidenti in chi si lascia parlare. E così anche noi, stuzzicati da queste parole, abbiamo iniziato a percorrere il sentiero dell’ascolto per accordare le frequenze del nostro cuore alla voce che ci abita.
I passi del nostro cammino sono stati scanditi da cinque tappe, momenti in cui fermarsi per entrare in rapporto intimo e personale con le Scritture. Ogni sosta è stata rigenerante e arricchente perché ha permesso di sentirci compagni sia là dove il sole si faceva spazio tra i rami lasciandoci scaldare dalla Parola sempre viva e nuova, sia nel buio sottobosco in cui si corre il rischio di perdere di vista la meta.
Salomone, nel suo dialogo con Dio, si descrive come un ragazzo che non sa come regolarsi (1Re3,7): queste parole risuonano come un invito, rivolto a ciascuno di noi, a non adagiarci sulle nostre sicurezze ma a continuare a rimetterci in discussione rivolgendo il cuore alla voce di Dio.
Vi aspettiamo per continuare a camminare insieme!