Dopo il Carnevale: maschere, coriandoli, chiacchere e quant’altro, ci incamminiamo verso la Pasqua. Lo facciamo con segni e riti austeri e forti, che ci riportano all’essenza della nostra vita: “Polvere eri e polvere ritornerai”. Forse questa è un po’ troppo come essenza, ci accontentiamo anche del: “Convertiti e credi al Vangelo”.
Scherzi a parte, la Quaresima è per noi opportunità di ritornare al centro della nostra fede; è una palestra di vita in cui riscopriamo tre movimenti “ginnici” costitutivi della ginnastica di fede: l’elemosina, la preghiera e il digiuno.
Vivere in maniera proficua quest’occasione di conversione e riscoperta ci permette di approfondire il nostro rapporto personale, comunitario e associativo con il Signore Gesù. Vivere la Quaresima come cammino in salita con lo sguardo rivolto verso la meta: la Pasqua; esperienza che ha trasformato il nostro vivere e che siamo chiamati a fare propria e a testimoniarla con la gioia dei primi apostoli e discepole che hanno incontrato il Risorto.
La Quaresima diventa, così, occasione vera e concreta di sperimentare la “spiritualità incarnata”.
Buon cammino a tutti, accompagnati dalla Vergine Maria e sostenuti dai Santi e Beati dell’AC.