Papa Francesco ha chiesto alla Chiesa di interrogarsi sui giovani, la fede e il discernimento vocazionale. Lo fa ponendosi in ascolto dei giovani per riconoscere, interpretare e scegliere Gesù nella propria vita. Una sfida delicata ed attenta che ha bisogno del supporto dello Spirito Santo che passa anche attraverso la nostra preghiera.
In questo momento ci chiediamo, l’Azione Cattolica come può porsi in questo contesto? Soprattutto, come si può contribuire ad affascinare il mondo, in modo particolare giovanile, alla figura di Gesù e della sua Chiesa? Noi abbiamo un compito importante, siamo coloro che raccontano le meraviglie che il Signore compie in e per noi. Siamo chiamati a testimoniare, annunciare e vivere il Vangelo in modo da far emergere la bellezza di seguire e scegliere Gesù nella nostra quotidianità fatta di momenti, istanti e diversi ambienti. Chiamati ad essere in cammino verso la santità che passa nell’azione missionaria di coloro che non si accontentano della mediocrità, ma che desiderano il più della vita. Sembrano sfide troppo grandi e pesanti per noi, eppure, se ci pensiamo bene, nella semplicità del nostro ritrovarsi in associazione impariamo lo stile del Vangelo, lo stile di Gesù che portiamo dove ci troviamo. Come contribuire ad affascinare il mondo alla figura di Gesù e della sua Chiesa? Semplicemente meravigliandosi dei doni che Egli ci fa e porli al servizio di dove ci ha voluti.