Si è svolto sabato 11 novembre 2017 presso l'asilo di Pianzano il primo consiglio regionale diffuso che ha visto partecipe tutte le presidenze delle diocesi di Treviso, Concordia-Pordenone e Vittorio Veneto.

Compito del consiglio regionale diffuso è quello di dare più spazio alla voce delle diocesi, soprattutto dei membri di presidenza, mettendo a fuoco temi importanti, favorendo lo scambio di idee, l'elaborazione di strategie condivise su tematiche di attualità associativa, ecclesiale e civile.

Dopo gli incontri con i cinque consigli diffusi la delegazione cercherà di individuare le linee di lavoro del triennio.

I cinque consigli diffusi sono:
1.Padova-Verona–Vicenza;
2.Treviso-Concordia/Pordenone-Vittorio Veneto;
3.Udine-Trieste-Gorizia;
4.Trento-Belluno- Bolzano;
5.Chioggia-Rovigo-Venezia

I lavori sono stati introdotti alle 9.30 da don Andrea Dal Cin, Assistente del Triveneto, il quale partendo dalla Parola del giorno (Romani 16, 2-27) ha evidenziato come questa lettura tocchi profondamente ciascuna presidenza, avviata ormai da un pò di mesi a questo triennio associativo.

Successivamente il presidente della delegazione, Filippo Doni, ha introdotto i due temi relativi alla mattinata di lavoro:

1. educazione all'affettività e sessualità
2. i legami che uniscono Azione Cattolica, cultura e Carità

I tre presidenti diocesani hanno esposto brevemente una panoramica relativa al tema affettività-sessualità.
Paola Colussi (la nostra presidente) ha aperto i lavori spiegando come mai la scelta di questo tema così attuale nelle parrocchie ma forse troppo poco condiviso e preso in esame, successivamente Ornella Vanzella, presidente della diocesi di Treviso ha esposto tre punti fondamentali collegati al tema ed esposti da Papa Francesco: l'essere Chiesa in uscita, saper discernere ed integrare. Da qui si è passati alle specifiche che emergono in Amoris Laetitia nei capitoli 7 (rafforzare l'educazione dei figli) e 8 (accompagnare, discernere e integrare la fragilità).

Conclude questa introduzione Emanuela Baccichetto, presidente della diocesi di Vittorio Veneto la quale, dopo aver ribadito l'importanza di una formazione relativa alla dimensione affettiva e sessuale, ci interroga su come questo aspetto, incluso nell'azione educativa e da cui non possiamo prescindere, molte volte risulti talmente scontato da essere sottovalutato o addirittura ignorato. Se infatti un tempo il costume, il sentire comune davano forza ad una precisa scelta educativa, oggi non è più così. Le cause dell'attuale "confusione" e relativizzazione etica sono molteplici.

Dopo un breve momento di pausa, in plenaria ci siamo interrogati e confrontati su questioni relative a come l'associazione mette al centro l'educare la consapevolezza di questa dimensione umana, sentimentale e la gestione delle emozioni; come l'associazione accompagna i fidanzati che stanno facendo un percorso di coppia, come accompagna le convivenze, i sacramenti del matrimonio, la scelta di essere famiglia; come associazione quanto ci interroghiamo sull'influenza che i media hanno sull'affettività dei bambini, giovani e adulti ed infine, omosessualità, gender, aumento dei single: quanto queste tematiche sono per noi momento per fare chiarezza sui valori umani e cristiani, come siamo chiamati ad accompagnare queste persone, questi figli amati da Dio?

Nella seconda parte della mattinata i lavori sono proseguiti con il secondo tema: Azione Cattolica, cultura e Carità affrontando anche qui un confronto a piccoli gruppi (acr-giovani- adulti).

Il consiglio si è concluso con un pranzo condiviso in fraternità alle ore 14.00

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