Carissimi giovani,
l’anno della fede è iniziato e l’intento del Papa è quello di riportare questo straordinario dono alla sua verità eautenticità. E’ chiara la crisi oggi ma anche un profondo desiderio di rinascita spirituale. Il bisogno di Dio è insopprimibile e prima o poi si manifesta a voce alta nel cuore e nella coscienza. Tacerlo con libertà nonostante l’evidenza è una pazzia spirituale di enorme portata.
Stiamo vivendo tempi che ci stanno offrendo l’occasione di una NUOVA E RADICALE EVANGELIZZAZIONE.
E’ come se fossimo tornati indietro di duemila anni e come gli apostoli siamo mandati ad annunciare per la prima volta, Cristo vivo e risorto in mezzo a noi.
Questo allora non ci scoraggia ma ci provoca ad un nuovo entusiasmo missionario. Può essere faticoso perché le prove non mancheranno, ma grande diventa l’opportunità affidataci dal Signore e dalla Vergine Maria.
“Andate in tutto il mondo e nel mio nome cacciate i demoni, guarite i malati e dite a tutti che il Regno di Dio è vivo in mezzo a voi”. Potremmo ridirla questa frase: “cari giovani andate anche voi in tutto il mondo e parlate di Dio con chiarezza, forza e gioia grande”. Altri giovani attendono questo e ne soffrono per la mancanza, perché è mancanza di vita.
E’ necessario, però, che la nostra missione sia sostenuta per essere efficace, non lasciata al caso o alla iniziativa personale di alcuni. Non esiste il “fai da te” nella fede. E’ qui che si inseriscono tutte le opportunità che in AC, e non solo, vengono offerte per la nostra cura spirituale.
Gli esercizi spirituali di novembre che stiamo per vivere dal 16 al 18, auspico siano un appuntamento centrale per la vita di voi giovani, forse quello centrale di tutto l’anno. Preghiera, silenzio, meditazione, riflessione, confronto, incontro personale con il Signore costituiscono gli ingredienti per poterci dire Cristiani credibili.
Comprendo i molti impegni che ci sovrastano nella vita quotidiana, ma vi invito, molto per tempo, a fare da subito un piccolo programma di vita per liberare il più possibile questi due giorni e mezzo di esercizi.
Mi scuso per la lunghezza della lettera, ma avevo desiderio di salutarvi e di esprimervi quanto mi stava a cuore per voi l’invito a questo appuntamento tanto necessario.
Vi saluto e vi auguro tutto il bene possibile accompagnato dalla mia benedizione.
Ciao e a presto.
l'Assistente diocesano del Settore Giovani
don Angelo Grillo, l'equipe SG.