Più che un incontro formativo per presidenti e consigli parrocchiali, quello vissuto il 23 febbraio online con Diego Grando, è stato un vero e proprio “pit stop” associativo.
Siamo arrivati all’appuntamento silenziosi, con poche domande…forse un po’ scarichi per le tante cose accadute durante quest’ultimo anno…e così ci siamo semplicemente aperti all’ascolto.
Diego ha iniziato dalla cosa più importante: ricordarci chi siamo! E per farlo è partito da una citazione della poetessa, ma anche assistente sociale e mistica, Madeleine Delbrêl: “Ci sono luoghi in cui soffia lo Spirito, ma c'è uno Spirito che soffia in tutti i luoghi. (…) Noialtri, gente della strada, crediamo con tutte le nostre forze che questa strada, che questo mondo dove Dio ci ha messi è per noi il luogo della nostra santità. Noi crediamo che niente di necessario ci manca. Perché se questo necessario ci mancasse Dio ce lo avrebbe già dato.”
“[…] per dono di grazia e forza di volontà, si formò in lei quella personalità non comune, quella donna di zelo infaticabile, di sacrificio sorridente, di fiduciosa accettazione della grave prova con cui Dio volle chiudere la sua vita, che moltissimi conobbero e ammirarono.” Padre Agostino Gemelli
Una donna vissuta tra due secoli. Una donna che ha in qualche modo cambiato la percezione e il ruolo del laicato femminile. Lei stessa fu parte di un cambiamento epocale, intrecciato con la storia politica e sociale del nostro Paese. Nel 1946, quando per la prima volta l’Italia votò con il suffragio universale, si impegnò con tutte le forze per sollecitare le ragazze e le donne a partecipare alla sfida democratica e alla ricostruzione del Paese dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Domenica 21 marzo, dalle 15.00 alle 18.30, si terrà il terzo appuntamento di CuorecheAscolta, laboratorio permanente per giovani e adulti, finalizzato a personalizzare la Parola di Dio.
L’incontro può essere vissuto come la tappa di un percorso o come un momento formativo a se stante, a prescindere dalla partecipazione agli incontri passati o futuri.
Questa volta, il pomeriggio si arricchisce con una duplice proposta.
Domenica 7 marzo si svolgerà il momento assembleare per il rinnovo della delegazione regionale dell’AC. Parteciperanno le 15 presidenze diocesane di AC del Triveneto.
Venezia, 24 febbraio 2021 - Si terrà domenica 7 marzo alle ore 15 il consiglio regionale elettivo dell’Azione Cattolica del Triveneto che porterà all’elezione della nuova delegazione regionale di AC, l’organismo di collegamento che mette in dialogo l’associazione a livello nazionale e le 15 presidenze diocesane di AC. A causa della situazione covid il consiglio si svolgerà online.
“Ho un popolo numeroso in questa città – Al servizio di ciò che è essenziale” è il titolo scelto per indicare l’impegno dei soci dell’Azione Cattolica ad abitare il mondo, che sottolinea il valore dell’essere comunità come indispensabile fondamento per camminare insieme come Chiesa. Dentro a questa idea si inserisce la cura per la vita delle persone prima di tutto: una cura che per l’AC significa passione educativa per bambini, ragazzi, giovani e adulti di tutte le età e impegno a stare dentro la parrocchia come lievito, sale e coscienza critica.
PERCHÈ SIA FORMATO CRISTO IN VOI
Il combattimento spirituale
Dopo il Webinar di Avvento sul tema del desiderio, l’Azione Cattolica diocesana propone per il Tempo di Quaresima tre incontri on line sul combattimento spirituale.
La Quaresima è un periodo di grazia dal forte carattere penitenziale. Ciò significa che siamo chiamati a un intenso lavoro interiore per diventare consapevoli di cosa succede nel cuore, centro della persona, portare alla luce le dinamiche e i pensieri che rallentano o impediscono la formazione di Cristo in noi (cf. Gal 4,19), riconoscere in che modo il Nemico cerca di ostacolarci, per farci inciampare nel cammino dietro a Gesù.
La cultura della cura come percorso di Pace passa anche attraverso il diritto umanitario. Papa Francesco nel suo messaggio per la giornata mondiale della Pace riporta l’attenzione sui numerosi conflitti che, ancora oggi, affliggono il mondo è che fanno diventare le città “epicentri dell’insicurezza, dove i loro abitanti lottano per mantenere i loro ritmi normali, perché vengono attaccati e bombardati indiscriminatamente da esplosivi, artiglieria e armi leggere. I bambini non possono studiare. Uomini e donne non possono lavorare per mantenere la famiglia.
Venerdì 22 novembre 2024,
...La Presidenza nazionale
...Era il marzo 1999 quando
...«Dobbiamo esser ancora di
...«Vi affido al Beato Pier
...È passato meno di un
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