AZIONE CATTOLICA DIOCESANA
Diocesi di Concordia-Pordenone
Sede amministrativa e uffici:
Via Revedole, n. 1 – 33170 Pordenone (PN)
Tel. 0434.521481
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Orari di apertura al pubblico:
martedì e giovedì dalle ore 16:00 alle 19:00
sabato dalle ore 9:00 alle 12:00
Carissimi,
uno degli obiettivi degli orientamenti programmatici associativi e del programma dell’anno in corso è aiutare le persone a conoscersi meglio, così che possano mettersi a servizio più fruttuosamente, chi nell’impegno educativo, chi in quello politico, chi in quello familiare ecc.
(1.1.1: Incentivare ciascuno ad approfondire la conoscenza di sé: valorizzare i propri punti di forza, affrontare le proprie aree di debolezza, conoscere e gestire le emozioni, educare a porsi le domande fondamentali della vita)
Ci è offerta un’occasione d’eccezione. Don Giuseppe Sovernigo, psicologo conosciuto in tutta Italia per le sue pubblicazioni e le sue attività laboratoriali di gruppo, si è reso disponibile a dedicarci una giornata per lavorare su noi stessi, nello stile di gruppo fraterno che caratterizza l’Associazione.
Conoscenza di sé e servizio educativo è il tema sul quale lavoreremo. L’incontro è aperto a tutti i giovani e gli adulti che vogliano approfittare di questa occasione. E’ dedicato soprattutto a chi svolge un servizio educativo con bambini, ragazzi e giovani o di animazione di un gruppo di adulti, ma la proposta è rivolta a chiunque voglia conoscere meglio se stesso per crescere nello stile di servizio tipico di ogni cristiano.
L’incontro si svolgerà in Casa della Madonna Pellegrina, dalle 9.15 alle 16.30, domenica 29 gennaio 2012 (se qualcuno lo desidera, potremo celebrare la S. Messa a fine incontro). La competenza di don Giuseppe e la sua notevole esperienza nell’accompagnamento personale e nella conduzione di esperienze di gruppo sono un dono speciale che può aiutarci a compiere un importante passo di crescita.
La quota di partecipazione è di € 20, comprensiva del pranzo preparato dalla Casa. Ovviamente, il contributo non deve essere motivo di rinuncia: ci mettiamo d’accordo e troviamo una soluzione.
Per iscriversi, basta inviarmi un’e-mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., entro il 16 gennaio. Non potremo superare i 20-25 partecipanti.
Un grande e fraterno augurio di buon Natale!
d. Fabio Magro
P.S.: alcuni libri scritti da don Giuseppe:
Làsciati riconciliare. Esercizi per un laboratorio di formazione spirituale integrata, EDB 2011.
Le dinamiche spirituali nel discernimento personale, EMP 2010.
Con Pietro al seguito di Gesù. Itinerario di formazione spirituale per i giovani, EDB 2009.
Il cammino spirituale. Laboratorio di formazione, EDB 2008.
Coltivare la capacità di relazione, EDB 2006.
Amare con tutto il cuore. Laboratorio di formazione affettiva, EDB 2005.
Come relazionarsi. Laboratorio di crescita personale e comunitaria, EDB 2005.
Poter amare. Maturazione sessuale e scelte di vita, EDB 2003.
Ed eccoci arrivati alla settimana che precede il Santo Natale con l'ultima
meditazione che ci propone il nostro assistente generale.
Buone Feste a tutti!
Filippino Lippi, Madonna in adorazione del Bambino (1478)
L’immagine realizzata da Filippino è piena di incanto e di silenziosa armonia. L’intensità della preghiera di Maria davanti al Bambino è un invito ad assumere lo stesso atteggiamento e a sostare in adorazione davanti a Gesù. C’è un movimento particolare che caratterizza il dipinto. Lo sguardo è attratto inizialmente dal volto luminoso di Maria, ma, seguendo la curva del corpo che termina nel Bambino, è spinto a guardare ciò che lei stessa guarda: Gesù. Sostando sul volto di Gesù si svela un particolare sorprendente. Il bimbo non guarda la madre, ma ha gli occhi rivolti verso l’alto, nella direzione indicata dall’albero disegnato sullo sfondo, come una freccia che punta verso il Padre. Ecco svelato il gioco di rimandi: Maria porta a Gesù, Gesù indirizza al Padre.
Lasciamoci coinvolgere da questo movimento e, contemplando il Bambino che nasce, eleviamo lo spirito al Padre, ringraziandolo perché, attraverso l’Incarnazione, ci guarisce da ogni atteggiamento di pretesa o rivendicazione nei confronti di Dio, dicendoci piuttosto: “Prenditi tu cura di me, così diventerò importante per te”
Ed ecco un'altra meditazione del nostro assistente generale, don Fabio Magro, utile a vivere con fede la terza settimana di Avvento..
Alessandra Cimatoribus, Natività (2000)
Alessandra Cimatoribus ritrae la magia del rapporto tra la Madre e il Figlio in modo avvolgente e coinvolgente, con colori caldi e forti che esprimono l'intensità dell'amore. Il cerchio descritto dalle braccia e dal movimento del collo e del capo sono come una continuazione della culla che è stato il grembo di Maria: Gesù, pur non essendo più in lei, è ancora con lei una cosa sola, per il momento. Entrambi dormono un riposo tranquillo e sereno abbandonati vicendevolmente all'incanto della presenza dell'altro. Così è ogni madre con suo figlio in braccio, appena nato. Gesù è stato un bambino vero. L'incarnazione del Verbo non è una favola, né un concetto teologico: è una realtà. Così bella è la condizione umana, anche nella sua limitatezza, che Dio stesso, nella seconda Persona della Trinità, ha voluto farne esperienza, fino in fondo. E ne ha goduto fino in fondo.
Et Verbum caro factum est.
La bellezza della condizione umana si svela quando cominciamo a sentire e gustare interiormente ciò che solitamente evitiamo, viviamo con imbarazzo o consideriamo scontato: incontrare lo sguardo di un'altra persona, accarezzare o lasciarsi accarezzare delicatamente, ricevere o dare una pacca sulla spalla, la dolcezza di un dattero, il sapore intenso di un tè alla menta o di una cioccolata calda, l'energia di un brano rock, il volo fantasioso di un clarinetto che suona Mozart, la pace di una sosta davanti al tabernacolo alla presenza di Gesù. Prova a vivere questa settimana di Avvento gustando il più possibile quanto ogni giornata ti offre, come ha fatto Gesù.
Carissimi,come anticipato la scorsa settimana, vi offriamo la riflessione che il nostro assistente, don Fabio Magro, ci propone per la seconda settimana di Avvento..Filippo Lippi, Annunciazione (1449-1459)Filippo Lippi ritrae l'incanto del momento della discesa dello Spirito nel grembo di Maria. Ovviamente non si tratta di una fotografia, ma di una rappresentazione: lo Spirito in forma di colomba ricorda i racconti del battesimo di Gesù nel Giordano, i cerchi di fuoco luminoso richiamano la Pentecoste e la trasfigurazione.La rappresentazione rimanda ad una realtà rappresentata attraverso un certo codice raffigurativo. Questa realtà è la straordinaria ed inaudita novità dell'incarnazione del Figlio di Dio. Tutta la Trinità è coinvolta in questa meravigliosa opera e avventura d'amore che porta Dio stesso a vivere l'esperienza umana da uomo: il Padre che invia lo Spirito (la mano in alto, al centro della raffigurazione integrale), lo Spirito che realizza l'incarnazione (la colomba che discende e "comunica" col grembo di Maria), il Verbo che inizia la sua vicenda umana, nascosto nel seno di sua madre. L'incanto suscitato dall'assoluta novità di questo evento è visibile nello sguardo assorto sereno e luminoso di Maria. Maria sembra ascoltare con gli occhi e accogliere con il corpo: in quella posizione è come la cassa di risonanza di un liuto che da corpo alle note suonate dall'Artista celeste, lo Spirito di Dio.
Hai mai pensato a che novità opera in te lo Spirito Santo che abita nel tuo cuore dal giorno del battesimo? La misteriosa e nascosta presenza di Cristo in te non è una fantasia, ma una realtà concepita in te dallo Spirito. Quello che è successo a Maria molti secoli fa accade in qualche modo anche a te, ogg
Carissimi,
oggi è cominciato il tempo di Avvento: un periodo molto forte del calendario liturgico, che ci prepara alla venuta di Gesù tra noi. Per questo abbiamo pensato di viverlo intensamente, facendoci aiutare dal nostro assistente generale, don Fabio Magro, che ogni settimana ci proporrà un'immagine e un testo per meditare sul mistero dell'Incarnazione.
Antonello da Messina, Annunziata (1476).
L’annunciata di Antonello si distingue da altre rappresentazioni dell’annunciazione per almeno un particolare fondamentale: non si vede l’angelo. Anzi, l’angelo è esattamente nella posizione di chi guarda l’immagine. È appena arrivato, ha da poco pronunciato le parole “Ecco, concepirai…”, è andato via da qualche secondo? Non sappiamo, scorgiamo solo le pagine del libro sollevate dal suo movimento. E il gesto di Maria? Enigmatico, rivolto proprio verso di te che guardi: “buca lo schermo”, ti coinvolge nell’evento, provoca una reazione, un’emozione, una curiosità, una sospensione. Porta a chiederti: “Cosa è successo”? Che mistero racchiude (nota la chiusura del manto) in sé questa donna, così affascinante e discreta?
Quello che è successo a Maria, in qualche modo, succede anche a te. La visita di Dio è misteriosamente nascosta in ogni giornata. Per riconoscerla occorre una doppia attitudine che troviamo raffigurata nell’Annunziata: la chiusura e l’apertura. Chiusura come custodia del cuore (il manto chiuso dalla mano sul petto), come capacità di meditare e raccogliere ciò che capita cercandone un senso. Apertura (il volto, la mano destra) come capacità di lasciarsi sorprendere e interrogare dalle vicende della giornata, sensibilità a quel pizzico di novità che non manca mai, basta saperlo riconoscere, e che viene da Dio.
Carissimi,
mettiamo a disposizione di tutti la meditazione che don Alberto Vianello, monaco della Piccola Famiglia della Risurrezione di Marango, ha tenuto durante il Campo Specializzato della scorsa estate. Una riflessione spirituale sull’oggi come risposta al futuro che viene, per rinnovare la speranza e il senso dell’attesa viva e operosa, caratteristiche tipiche del tempo di Avvento. Una lettura che, nella semplicità di una comunicazione quasi orale, sarà un nutrimento per l’anima.
Chi desidera il fascicolo stampato per sé o per farne regalo può rivolgersi in segreteria diocesana.
A chi non è mai capitato
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