Lunedì 16 dicembre 2019 ho avuto l’opportunità (e anche la fortuna) di partecipare, insieme ai miei acrinni Vittoria e Davide, all’udienza con il Santo Padre. L’emozione è nata fin da quando ho ricevuto la proposta da parte della mia presidente, e senza esitare o pensarci su troppo ho dato subito la conferma, non sapendo avrei rappresentato la diocesi di Concordia-Pordenone e tutta la regione.
Che esperienza meravigliosa! Da giovedì 31 ottobre a sabato 2 novembre i nostri Alessia, Eleonora, Veronica, Valentina, Samuele e Francesco hanno rappresentato la Diocesi di Concordia-Pordenone al Sinodo dei Ragazzi e alla Festa per i 50 anni dell’ACR a Roma, accompagnati da me, da Matteo e da Simone, il papà di Samuele. Siamo partiti alle 7.50 di giovedì da San Stino con il pullman organizzato per tutta la regione del Triveneto (eh sì, abbiamo scoperto che la nostra regione ecclesiastica è il Triveneto e non corrisponde alla nostra regione amministrativa!) e, dopo due fermate per raccogliere tutti quanti, siamo partiti alla volta di Roma, dove siamo giunti circa alle 15.30.
Domenica 10 novembre si terrà a Cordenons parrocchia di S. Maria Maggiore, in concomitanza con le scuole di base, il primo incontro con i responsabili ACR parrocchiali.
Quante volte relazionarsi con i genitori e famiglie sembra una caccia al tesoro (non riesco mai a trovarli, non si vedono) o per parlarci serve l’interprete (non hanno capito cos’è l’ACR, se gli dico festa del Ciao mi salutano con la mano, ecc)?
Per questi e altri problemi legati al rapporto con le famiglie dei bambini e ragazzi dell’ACR è dedicato questo appuntamento.
Il 1° novembre, a Roma, l’ACR festeggia i suoi primi 50 anni con un sinodo rivolto alla santità dei ragazzi. Per la nostra diocesi parteciperà un gruppo di San Vito al Tagliamento, che ci riporterà con foto e articoli la bellissima esperienza che vivranno.
A noi, qui in Diocesi, chiediamo alle parrocchie di visitare il sito dedicato all’evento acr50.azionecattolica.it e di inviarci articoli e foto della loro festa del Ciao che potremmo pubblicare anche sul nostro sito diocesano.
Durante la terza settimana di luglio, la Casa Alpina di Cimolais ha ospitato un campo 6/11 composto da ben 53 bambini delle parrocchie di Chions, Corva, Maron e Summaga, accompagnati dai rispettivi educatori e da don Davide Ciprian. O almeno, questo è quello che riportano i registri dei visitatori.
In realtà gli ospiti sono stati davvero tantissimi, dai comportamenti più bizzarri e disparati! Lo sanno bene i direttori Michele e Tamara, che al loro arrivo hanno dovuto accogliere un gruppo di beduini, capitati per caso da quelle parti. Questi nomadi hanno rivelato ai ragazzi le indicazioni per raggiungere la grotta delle meraviglie, che secondo la leggenda contiene un mare di tesori, lampade magiche, pietre preziose e un forziere contenente ben 53 diamanti allo stato grezzo. Coincidenze? Io non credo.
Trovare la via dell’essenziale che ci caratterizza è un’impresa ardua, anche per gli adulti, ma incominciare ad apprezzare questa via fin da piccoli non è difficile, soprattutto se guidati da due grandi esempi. Il Piccolo Principe e il profeta Elia sono stati la guida per i ragazzi 9/11 delle parrocchie di Summaga, Fossalta, Azzano X e San Martino durante la settimana di campo dal 22 al 28 Luglio a Tramonti di Sopra.
29 luglio-4 agosto. Tramonti di Sopra. Trentasei ragazzi provenienti da Chions, Cordenons, Fossalta e Summaga vengono catapultati in un videogioco: TraMondi. Ad accompagnarli nella loro avventura cinque baldi giovani: Alessandra, Elena, Giovanni, Martina e Tommaso. Obiettivo della settimana: uscire dal videogioco.
Ma attenzione!
Se TraMondi vorrai lasciare
tutte le prove dovrai affrontare
e quando uscirai
una persona diversa sarai.
Pellegrini di speranza è
...Domani si celebra la
...L’Azione Cattolica
...L’Azione Cattolica
...Negli ultimi decenni, il
...Il Consiglio Permanente
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